Montecassino, morto l'abate emerito Pietro Vittorelli. Fu coinvolto (e assolto) nello scandalo dei fondi

L'ex abate dom Pietro Vittorelli
di Elena Pittiglio
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Venerdì 13 Ottobre 2023, 17:24 - Ultimo aggiornamento: 14 Ottobre, 08:20

«Figli miei, siete la forma d'amore più profondo». Queste le ultime parole in pubblico di dom Pietro Vittorelli. Poche settimane fa, nella chiesa delle Grazie, a San Vittore del Lazio, nel celebrare il trigesimo della morte di sua madre Silvana, scomparsa il 9 agosto scorso, dom Pietro confidò, ai parenti ed amici presenti, il pensiero che la sera prima di morire gli affidò la sua amata madre. La morte di mamma Silvana lo aveva segnato profondamente. Un dolore che, forse, aveva colpito ulteriormente il suo cuore, già provato dai precedenti malori. Ieri, quel cuore ha cessato di battere per sempre. Dom Pietro Vittorelli, 61 anni compiuti a giugno, è deceduto nella sua casa romana.

A fare la scoperta i carabinieri del Nucleo operativo della compagnia di piazza Dante a Roma che, alle 16, sono stati allertati dai cugini residenti a San Vittore del Lazio.

Da diverse ore, l'abate emerito non dava notizie e non rispondeva alle telefonate dei suoi cari. Così, allarmati, i parenti hanno telefonato ai carabinieri e, successivamente, ai vigili del fuoco, che hanno fatto la triste scoperta. Ogni tentativo di soccorso è risultato inutile.

 A stroncare dom Pietro una crisi cardiaca che non gli ha lasciato scampo. La salma del 191° successore di San Benedetto è stata trasferita all'obitorio a disposizione dell'Autorità giudiziaria. Una disposizione formale prima del riconoscimento da parte dei familiari. 

LA VITA

La morte improvvisa ha sconvolto l'intero Cassinate, in particolare San Vittore del Lazio, paese d'origine dei genitori dove Pietro ha trascorso la sua giovinezza. Lì dom Pietro tornava di frequente anche dopo aver lasciato la guida della millenaria abbazia di Montecassino. Al paese aveva maturato la vocazione monastica, dopo la laurea in Medicina e Chirurgia conseguita con 110 e lode a La Sapienza a Roma. Il ritiro a Montecassino avvenne subito dopo la festa di laurea. Nei primissimi anni '90, a seguito della professione monastica e dell'ordinazione sacerdotale, divenne segretario dell'allora abate Bernardo D'Onorio. Dopo la nomina di questi ad arcivescovo di Gaeta, quella di dom Pietro come abate. Una nomina che è stata ratificata dal Pontefice a il 17 novembre dello stesso anno. Mentre il 28 dicembre 2007, alla presenza delle più alte cariche istituzionali italiane, teste coronate, ambasciatori d'Europa e mondo imprenditoriale, il cardinale Giovanni Battista Re ha presenziato alla cerimonia di investitura.

LA VISITA DEL PAPA

Gli anni del suo abbaziato sono caratterizzati da un evento mondiale: la visita pastorale il 24 maggio 2009 di Benedetto XVI a Cassino e Montecassino, l'incontro dell'intero mondo benedettino, e l'inaugurazione della Casa della Carità in un'ala del vecchio ospedale. A giugno 2012 è presente tra gli invitati d'onore ai 60 anni di Regno della Regina Elisabetta in quanto promotore di un rapporto di comunione con la chiesa Anglicana. Pochi giorni dopo il rientro è stato colpito da una crisi cardiaca e da un ictus che lo hanno segnato per sempre. Dal ritorno alle dimissioni il passo è stato brevissimo. Ad un anno dalla malattia, il 12 giugno del 2013, dom Pietro ha lasciato perché coinvolto nell'inchiesta delle spese folli'.

L'alto prelato è stato imputato per una presunta sottrazione di fondi all'abbazia territoriale di Montecassino. Secondo le accuse Vittorelli si sarebbe appropriato di 588 mila euro destinati al fondo 8 x mille per le opere di carità. I soldi stando sempre alle accuse sarebbero stati utilizzati per spese pazze. Durante i processi nessuno dei testimoni ha confermato le accuse. I soldi erano stati utilizzati per la partecipazione alla Giornata mondiale della Gioventù. A maggio era stato assolto da ogni accusa.

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