Piove sul bagnato all'interno dello stabilimento Fca Cassino Plant. Come se non bastassero le preoccupazioni per le operazioni immobiliari come la messa in vendita della storica palazzina uffici e la dismissione di alcuni reparti della fabbrica, sono in arrivo importanti e concreti provvedimenti che andranno ad incidere sulla busta paga degli operai che nel 2024 sarà decurtata ancor di più rispetto ad oggi. Questo perché, secondo quanto trapela da fonti interne, dal 2024 si lavorerà su un unico turno e non più su due come oggi. Dunque gli operai non avranno a disposizione più 10 turni settimanali, ma 5 o al massimo 6 (è al vaglio infatti la possibilità di lavorare anche il sabato mattina).
Cassimo, Stellantis e Cartiera, sindaci chiedono soluzioni: «Pronti alla protesta»
LA ROTAZIONE
Questo significa che dovrà esserci necessariamente una rotazione e coloro che non lavoreranno dovranno far ricorso agli ammortizzatori sociali, ma anche da questo punto di vista il 2024 non si annuncia affatto roseo, tutt'altro. Il 31 marzo terminano infatti i contratti di solidarietà: possibile una proroga fino al 30 settembre, dopodiché sono previste altre uscite volontarie che andranno a ridurre ulteriormente il numero di occupati che dal 2022 è sceso sotto quota tremila. Per questi motivi e per fare il punto su tutto quel che sta accadendo nel settore automotive, ovvero anche nelle fabbriche dell'indotto, le sigle firmatarie degli accordi con Stellantis, ovvero Fim-Cisl, Uilm, Fismic, Ugl e Aq hanno convocato un'assemblea per mercoledì prossimo, 22 novembre. Un primo incontro con gli operai, intanto, si è tenuto l'altro ieri: ad indire l'assemblea è stata la Fiom che con il segretario provinciale Donato Gatti ha invitato tutti i lavoratori ad aderire allo sciopero generale proclamato da Cgil e Uil per la giornata di venerdì 17 novembre: previsti bus in partenza anche da Cassino per la manifestazione che si terrà in piazza del popolo a Roma.L'ASSEMBLEA
Proprio nel corso dell'assemblea che si è svolta martedì all'interno di Stellantis a Piedimonte San Germano sono trapelate le indiscrezioni che preoccupano i lavoratori: secondo fonti sindacali interne, il 29 novembre sarà l'ultimo giorno di lavoro del 2023.
GLI ALTRI INTERVENTI
Gli interventi dei delegati del sindacato di base si sono inoltre focalizzati sull'esclusione della bassa Ciociaria nel piano del Pnrr, ed hanno quindi proposto l'apertura di uno stato di agitazione o di una mobilitazione che inizi con presidi fuori i cancelli, coinvolgendo le istituzioni, le scuole, l'università e il territorio tutto. «Nell'interesse di tutti gli operai - hanno concluso i delegati sindacali FlmU-Cub Delio Fantasia e Rita Di Fazio - auspichiamo che le istanze condivise nelle assemblee di questa mattina siano recepite anche dagli altri rappresentati sindacali. Continuare ad indugiare e attendere passivamente le scelte unilaterali di Stellantis, rischia di compromettere qualsiasi possibilità di lotta dei lavoratori per il loro futuro».
Prossimo appuntamento il 22 novembre: in occasione di quell'assemblea la proposta è stata quella di allargare la riunione anche ai dipendenti delle ditte committenti del perimetro Stellantis,