Giulia Cecchettin, bufera sul consigliere veneto Valdegamberi: «Ideologico il messaggio della sorella». Zaia prende le distanze

Il politico se l'è presa in particolare con l'abbigliamento della giovane, lasciando poi intendere che dietro l'omicidio della 22enne di Vigonovo ci sia «dell'altro»

Giulia Cecchettin, bufera sul consigliere veneto Valdegamberi: «Ideologico il messaggio della sorella». Zaia prende le distanze
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Lunedì 20 Novembre 2023, 17:44 - Ultimo aggiornamento: 22:34

È bufera sul consigliere veneto Stefano Valdegamberi, dopo un post in cui attacca la sorella di Giulia Cecchettin, Elena, per il contenuto di un'intervista concessa a "Dritto e Rovescio", su Rete 4. Il politico - ex leghista eletto con la lista Zaia Presidente e poi passato al Misto - se l'è presa in particolare con l'abbigliamento della giovane, lasciando poi intendere che dietro l'omicidio della 22enne di Vigonovo ci sia «dell'altro».

Cosa ha detto Valdegamberi

Valdegamberi sui social ha scritto: «Mi sembra un messaggio ideologico, costruito ad hoc, pronto per la recita.

E poi quella felpa con certi simboli satanici aiuta a capire molto…». E poi ha aggiunto: «Spero che le indagini facciano chiarezza. Società patriarcale? Cultura dello stupro? Qui c’è dell’altro. Fossi un magistrato partirei da questa intervista la quale dice molto… E non aggiungo altro».

Zaia prende le distanze

Il presidente del Veneto, Luca Zaia, ha preso immediatamente le distanze: «Ho avuto modo solo in questo momento di leggere quanto scritto dal consigliere regionale Stefano Valdegamberi, nelle sue pagine social. Sono parole dalle quali mi dissocio totalmente, nei concetti espressi e nelle modalità».

«Penso - ha aggiunto - che sia il momento del dolore e del suo rispetto, non certo quello di invocare l'intervento di magistrati sulle dichiarazioni personali della sorella di una ragazza che ha perso la vita in questo modo tragico».

«Siamo tutti chiamati - ribadisce Zaia - a una riflessione profonda, intima, e soprattutto a combattere ogni forma nella società di violenza sulle donne. Giulia è la 105esima vittima innocente in questo Paese; c'è un grande lavoro da fare per formare l'intera comunità; ben venga il lavoro nelle scuole, sulle nuove generazioni e sull'intero strato sociale», conclude Zaia.

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