Formia, si staccano calcinacci dalla ex casa del Fascio: paura per i passanti

L’episodio ha riportato alla luce l’annosa questione del degrado in cui versa l’edificio, simbolo storico e architettonico di grande valore per la frazione collinare e l’intera città

Formia, si staccano calcinacci dalla ex casa del Fascio: paura per i passanti
di Giuseppe Mallozzi
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Venerdì 26 Aprile 2024, 06:30

Alcune lastre di marmo, staccatesi dalla facciata dell’ex Casa del Fascio, hanno rischiato di precipitare sulla trafficata via Angelo Forte, nella frazione di Maranola, mettendo a repentaglio l’incolumità di passanti e automobilisti. Alcuni pezzi, per fortuna di dimensioni ridotte, erano già atterrati sul sottostante marciapiede. Solo l’intervento provvidenziale di un cittadino ha evitato il peggio. Tempestiva l’azione dei vigili del fuoco di Gaeta, affiancati dagli agenti della polizia locale di Formia, che hanno transennato l’area.

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Il crollo

È quanto accaduto mercoledì pomeriggio.

L’allarme è stato dato in tempo, consentendo alle autorità di rimuovere le pericolanti lastre prima che potessero precipitare verso l’ufficio postale e l’ingresso della scuola elementare di Maranola, situati nella zona sottostante.

L’episodio ha riportato alla luce l’annosa questione del degrado in cui versa l’edificio, simbolo storico e architettonico di grande valore per la frazione collinare e l’intera città di Formia. Da anni, infatti, la struttura è vittima di infiltrazioni d’acqua, distacchi di intonaco e rivestimenti, e versa in uno stato di generale abbandono. Ma perché, nonostante i finanziamenti stanziati e il progetto di riqualificazione pronto, i lavori per il recupero dell’ex Casa del Fascio sembrano essere bloccati?

Da mesi è tutto pronto per avviare i lavori di riqualificazione dell’edificio, ma a quanto si apprende non è stata ancora indetta la gara d’appalto. Nonostante il progetto, redatto dagli ingegneri Carlo Di Russo e Andrea Adipietro con il supporto dello scultore locale Carlo De Meo e approvato anche dalla Soprintendenza, sia stato finanziato attraverso mutui comunali, sembra essersi arenato misteriosamente in un cassetto.

Il progetto di riqualificazione non riguarda solo l’ex Casa del Fascio, ma prevede anche interventi sulla storica piazza Antonio Ricca, incluso il miglioramento delle condizioni dell’ufficio postale e del centro anziani ivi ospitati. Tuttavia, nonostante la procedura sia ultimata da mesi, la gara d’appalto non parte.

Un ritardo che non solo compromette le scadenze previste per il completamento dei lavori entro il 2024, ma potrebbe anche mettere a rischio la fruibilità futura dell’ufficio postale di Maranola, attualmente aperto grazie a una deroga temporanea. Il consigliere Nicola Riccardelli ha annunciato un’interrogazione indirizzata al sindaco Gianluca Taddeo e all’assessore ai lavori pubblici Eleonora Zangrillo, sottolineando l’urgenza di risolvere questa situazione di stallo.

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