Vinitaly, le ambiziose sfide delle cantine pontine

Vinitaly, le ambiziose sfide delle cantine pontine
di Laura Alteri
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Venerdì 19 Aprile 2024, 11:52

LE TENDENZE

Dal Nero Buono, al Bellone, dal Vermentino al Cesanese, tanti i vitigni e i vini d'eccellenza del Lazio protagonisti del Vinitaly 2024, svoltosi a Verona nei giorni scorsi. Il salone internazionale dei vini e dei distillati è stata la vetrina perfetta anche per i produttori pontini, ospitati nel grande padiglione della Regione Lazio. Sono 8 le etichette di cinque produttori che sono state inserite nel "5StarWines 2025": Cincinnato con il Bellone, Casale del Giglio con Cesanese Matidia, Rosso Madreselva e Tempranijo, Cantina Villa Gianna con rosso Riserva Barriano, Cantina Sant'Andrea con Bianco Circeo Doc e Circeo Doc Incontro e Molino7Cento di Cori con lo Chardonnay.
Ma Vinitaly è stata soprattutto l'occasione per seguire e organizzare workshop, incontri, degustazioni di vino, ma soprattutto i produttori hanno preso contatti con l'estero, presentato le novità in bottiglia e studiato le nuove sfide del settore. «Vinitaly è un appuntamento che ci spinge a confermare il nostro impegno a supporto degli agricoltori del territorio e dei loro vini straordinari», afferma Luigi Niccolini, presidente di Confagricoltura Latina.

CARPINETI

«Al Vinitaly abbiamo presentato il labirinto più grande mai realizzato in vigna, un'opera artistica vegetale che sarà inaugurata a giugno nella tenuta Antoniana tra Bassiano, Sezze e Sermoneta. Qui si va oltre la produzione di vino, si parla di arte, design, territorio», racconta Paolo Carpineti, della cantina Marco Carpineti di Cori, da 40 anni produttori di vino, da 30 di vino biologico certificato. «Il Lazio vitivincolo è ancora leggermente in ombra, serve una strategia comune tra i produttori locali. Fare vino implica anche fare promozione: nel nostro territorio manca ancora la giusta collaborazione e il progetto La Strada del Vino vuole spingere proprio su questo. Con il turismo di Roma a due passi, se siamo bravi riusciamo ad ampliare il pubblico oltre i nostri confini. Sarebbe una buona prassi poi mettere i vini locali prima dei nazionali nei menu dei ristoranti pontini».

CINCINNATO

«Siamo soddisfatti, il nostro Bellone biologico ha ottenuto importanti riconoscimenti al Vinitaly. La provincia di Latina si è fatta notare per il dinamismo, la qualità e le tante aziende di grande spessore; Cori poi è stata ben rappresentata da 4 aziende locali», spiega Giovanna Trisorio, responsabile commerciale di Cincinnato. "In provincia dobbiamo puntare all'enoturismo perché abbiamo ciò che serve: i prodotti, la storia, la natura. Il vino è una chiave di promozione».

GIANGIROLAMI

«Abbiamo raccolto contatti interessanti con l'estero, puntiamo ad ampliare la nostra clientela europea. Il pubblico è sempre più interessato al biologico, sia i consumatori che gli esportatori. Siamo molto fiduciosi per il futuro, nonostante le difficoltà registrate durante la scorsa vendemmia», racconta Chiara Giangirolami, che insieme alle sorelle sta portando avanti l'attività di famiglia, nata come azienda agricola nel 1956 ad Aprilia e diventata cantina dal 2010. «Nel Lazio non si fa più solo vino in quantità, ma le produzioni sono cresciute, sia come qualità che come numero di etichette. Bisogna uscire dai pregiudizi e guardare avanti insieme".

CASALE DEL GIGLIO

«Quest'anno la Regione Lazio ci ha valorizzato con un padiglione di grande impatto, segno del valore della produzione laziale. Questo ha contribuito ad attirare il pubblico, abbiamo notato un aumento di contatti commerciali e tanta partecipazione alle degustazioni. Al Vinitaly cresce la consapevolezza del singolo produttore, che ha modo di confrontarsi con le altre realtà e degustare prodotti diversi», commenta il patron di Casale del Giglio, Antonio Santarelli. «In provincia dobbiamo concordare strategie promozionali comuni che ora non ci sono. Bisogna studiare il mercato estero, organizzare incontri e cene di gala, alzare il livello delle iniziative locali. Proprio durante il Vinitaly abbiamo pensato a una serata per far conoscere tra loro le nuove generazioni dei produttori vinicoli pontini. Il Vinitaly è anche questo, una tavola rotonda intorno a cui pensare al futuro».

DE LUCA

Si è respirata un'aria di riscossa del settore dopo un'annata non entusiasmante, sia per la produzione (colpita dalla peronospora) che per le vendite, influenzate dal calo di consumi. La fiera di quest'anno è stata considerata un punto di ripartenza per il settore", commenta Daniele De Luca, dell'azienda agricola Casal De Luca di Aprilia.
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