Alexia Putellas, chi è la calciatrice che ha vinto il Pallone d'Oro per due anni di fila: «Ogni goal dedicato a mio padre»

La calciatrice catalana di 28 anni è la prima della storia a vincere due volte il titolo mondiale

Alexia Putellas, chi è la calciatrice che ha vinto il Pallone d'Oro per due anni di fila: «Ogni goal dedicato a mio padre»
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Martedì 18 Ottobre 2022, 17:23

Due volte sul tetto del mondo del calcio. È il record di Alexia Putellas, calciatrice catalana che ieri 17 ottobre è salita sul palco del Teatro Chatelet di Parigi per ritirare il suo secondo Pallone d'Oro. È la prima donna nella storia a riuscirci, mentre per gli uomini solo sette leggende (Leo Messi, Cristiano Ronaldo, Marco Van Basten, Michel Platini, Karl-Heinz Rummenigge, Kevin Keegan e Johan Cruyff) hanno ottenuto il doppio titolo.

Ventotto anni, Alexia Putellas è capitana del F.C. Barcellona femminile, gioca in attacco e alle spalle ha una carriera da fuoriclasse: due palloni d'oro vinti, un triplete in patria (LLiga, Supercopa e Copa de la Reina), una Champions vinta nel 2021 e una sfiorata quest'anno (persa in finale contro il Lione).

A livello personale ha battuto i record di gol con numeri straordinari: Capocannoniere in Champions, Putellas quest'anno ha segnato 34 gol e realizzato 21 assist in 43 partite.  

Alexia, il ricordo del papà: ogni goal è per lui 

Sul palco Putellas sale vestita di nero con tacchi dorati, un chiaro accenno al trofeo che stava per ritirare. Nel suo ringraziamento parla in tre lingue (catalano, spagnolo e inglese) e usa spesso la prima persona plurale: ha in mente le sue compagne di squadra.  «Sono molto felice di essere di nuovo qui. Quando siamo riuscite a vincere la prima un anno fa, ho deciso di provare a migliorarmi per mettermi al servizio della squadra. Essere premiata in questo modo mi rende orgogliosa e sono grata anche alla società».  Accanto a lei alcune compagne di squadra e anche il presidente del Club Joan Laporta. Il ringraziamento alle compagne di squadre anche su Twitter il giorno dopo il premio, dove scrive: "Successo del team, successo di tutte = felicità di Alexia"

Poi il suo pensiero è andato alla famiglia. Alla madre e la sorella che erano in platea e al padre Jaume, morto quando aveva 18 anni e a cui ha dedicato ogni successo sportivo:  «Per chi faccio tutto, spero che tu sia molto orgoglioso di tua figlia: ovunque tu sia, questo è per te, papà». 

 

Da tifosa a campionessa mondiale 

Nata a Mollet del Vallès, 50mila abitanti, sin da bambina Alexia scopre la passione per il calcio al Camp Nou, andando ad assistere alle partite del Barça con il padre che era grande tifoso del club. Da allora molto è cambiato ma non la sua passione. In mezzo c'è l'ascesa stellare di una campionessa che ha stregato il mondo: l'esordio a Sabadell, poi la maglia dell'Espanyol e del Levante e infine l'arrivo al Barcellona. Quei colori blaugrana, tifati per tanti anni insieme al padre e poi finalmente indossati a 18 anni, destino beffardo, appena pochi mesi dopo la morte del papà, la consacrano al successo mondiale: in pochi anni il suo talento è tra le stelle più brillanti del calcio spagnolo e arriva sul tetto d'Europa. Ad oggi è ferma per un infortunio al crociato e probabilmente salterà i prossimi mesi, ma l'addio allo sport, assicura, è ancora lontano. Il futuro è ancora carico di promesse. 

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