Dopo il «rosicona» di Melissa Satta a Belve, Paola Ferrari replica e spiega che non ha nessuna rivalitá verso la showgirl. «L’invidia non so cosa sia, grazie a Dio. La mia è una battaglia contro la spettacolarizzazione in senso estetico della figura femminile nel calcio». Anzi ammette anche se “invidia” qualcosa è il fisico della Satta e il sorriso della Leotta.
Paola Ferrari, la replica a Melissa Satta
Il problema secondo la giornalista, che é tornata a condurre 90º minuto, è che bisogna superare il clichè «trito e ritrito» della bella donna che conduce un programma di calcio. E Melissa Satta nel ruolo di opinionista a «Sky Calcio Club» secondo la Ferrari rientrava perfettamente nello stereotipo da lei descritto. «Non era un attacco a Melissa, che è bellissima.
E su Diletta Leotta e Belen Rodriguez
Ma dai suoi attacchi la Ferrari non aveva risparmiato neanche Diletta Leotta e Belen Rodriguez. Su Diletta diceva che non l’avrebbe voluta come modello per sua figlia. «Confermo. È furba e fortunata, fa un sacco di soldi, beata lei, però non si può mitizzare un’immagine di donna perfetta con il seno che sfida la forza di gravità, non è reale. Secondo me è molto brava, ma nessuno se ne accorge, nessuno ne parla».
Di Belen disse che è «furba, ricca e priva di talento». Ora ritratta, o meglio si spiega meglio che in realtà la ammira «Era una battuta. Non ci conosciamo ma la trovo molto simpatica. Si innamora e ci sbatte la testa, prova sentimenti, soffre e ha il coraggio di mostrarsi da perdente».
Le "amiche" della giornalista
Ma Paola Ferrari tra le sue amiche ha anche Alba Parietti che a Galagoal metteva le gambe in vista da uno sgabello. «Sì, certo, ma è stata la sua grande personalità a farla emergere e durare nel tempo». E anche l'accavvalamento di gambe agli Europei 2021 della Ferrari è rimasto nella storia «Spero che nessuno ricordi me per quello. Qualcuno disse pure che lo avevo fatto apposta, le pare?»
Ma lo sa anche la giornalista sportiva che la bellezza aiuta e da Silvio Berlusconi ha imparato che quando si entra nella casa degli italiani bisogna farlo al meglio, ma, perchè il ma c'è sempre, «le scorciatoie con la quinta di seno funzionano per poche fortunate, per la maggior parte no. Se sbagli strada poi è difficile tornare indietro».