Da Meloni a...Meloni. Arianna però. Si avvicina il momento delle candidature per le elezioni Europee di giugno 2024. E se Elly Schlein sembra pronta a puntare tutto sulle donne (l'ipotesi è di avere 5 capolista in rosa) e Forza Italia sulla memoria di Silvio Berlusconi (il nome resterà nel logo), in Fratelli d'Italia preparano la strategia per consolidare il potere dei conservatori europei. Come? Con la più semplice delle soluzioni: candidando Meloni ovunque. Non sarebbe una novità per un premier concorrere alle urne Ue (c'è il precedente del Cavaliere che, nel 2009. risultò il più votato della Penisola), ma a via della Scrofa si studia una variazione sul tema. Ovvero candidare la presidente del Consiglio al Sud, al Nord e sulle Isole, e lasciare il centro - roccaforte di FdI - ad Arianna, in modo da scrollarle di dosso l'esclusiva nomea di sorella di Giorgia e moglie del ministro Francesco Lollobrigida. Al momento si tratta di una suggestione smentita dal partito («Non è all'ordine del giorno» hanno fatto sapere), ma sarebbe anche il riconoscimento del percorso della primogenita meloniana che pur vantando un cursus honorum di tutto rispetto all'interno del partito non ha ruoli istituzionali. Un'ascesa che pare già ben avviata. In poche settimane infatti Arianna è passata dall'essere consigliere ombra e braccio operativo della sorella a centrale di controllo di via della Scrofa, divenendo prima responsabile del tesseramento e poi, in quota FdI, membro del consiglio d'amministrazione della Fondazione Alleanza Nazionale. Ovvero della cassa dell'ente che ha raccolto l'eredità economica missina, pari all'incirca a trenta milioni di euro in depositi bancari e quasi 200 milioni in beni immobili.
I FRONTMAN
Nulla di già deciso però. Anzi.