La corsa alle Europee parte con la presentazione dei simboli delle liste al Viminale. Circa una trentina quelli depositati ieri. Oltre a Roberto Calderoli che - come ha spiegato lui stesso - «è da trent’anni» che si reca a via Arenula personalmente per svolgere questo compito a nome della Lega -, si è visto anche Giuseppe Conte. Nel contrassegno illustrato dal leader del Movimento 5 stelle spiccano la parola “pace” e la data del 2050 che è «l’anno della neutralità climatica».
Ad aprire il rituale è stato il movimento di Cateno De Luca, con la presidente di “Sud chiama Nord” Laura Castelli che ha presentato la lista “Libertà”: i militanti si sono dati il cambio al ministero dell’Interno da venerdì mattina alle 8 per arrivare primi. «Oggi siamo l'unica lista diversa da partiti tradizionali che racconta la verità perché è fatta da uomini e donne liberi», ha raccontato l’ex esponente del Movimento 5 stelle.
Subito dopo è arrivato segretario di +Europa, Riccardo Magi con il logo degli Stati Uniti d'Europa: «È il nostro simbolo - ha spiegato - ma è anche il nostro programma politico.
GLI ALTRI
Per la Lega c'è lo spadone di Alberto da Giussano e la scritta «Lega Salvini premier». Nel simbolo di Fratelli d'Italia campeggia sempre la fiamma tricolore, sotto il nome della premier, Giorgia Meloni, scritto a caratteri cubitali. Per Fdi confermata la grafica sperimentata alle elezioni regionali in Sardegna, Abruzzo e Basilicata: niente secondo cerchio all’interno del simbolo. Da sciogliere ancora invece, il nodo del nome di Elly Schlein nel simbolo del Partito Democratico. Non c’è invece quello di Conte che ha ribadito che non sarà candidato. Il Movimento 5 stelle - ha detto l’ex premier - sta attraversando «una fase più matura» rispetto a quando «doveva sgomitare per entrare nel sistema politico italiano ora abbiamo la responsabilità e l'onore di aver portato la svolta in Europa con Next Generation Eu». Ma c’è anche chi ha rinunciato. Come la “Dc con Rotondi”: «Alle elezioni europee non concorreremo con una nostra lista perché nessuna proiezione ci approssima al quorum», ha spiegato l’ex ministro. La corsa dunque è lanciata. E non potevano mancare le polemiche. «Guardate colori e impostazione... Noi abbiamo lanciato il nostro simbolo il 2 marzo, lui qualche giorno fa. Renzi andrebbe denunciato per plagio», l’affondo di Cateno De Luca contro il leader di Italia viva.