«Dal 2017 - spiega il direttore dell'Ato, Franco Borchi - con l'avvento della giunta Nogarin il comune di Livorno ha sempre manifestato un atteggiamento conflittuale nei confronti dell'Autorità servizio rifiuti, rivendicando la pretesa di gestire i rifiuti in maniera diversa da quella prescelta a larga maggioranza dall'assemblea dell'Ato». E lo ha fatto, precisa, senza mai «uniformarsi a una sentenza del Tar del 2016 che attribuiva all'Autorità d'ambito e alla maggioranza dei comuni in essa rappresentati la competenza a decidere sulle forme di affidamento con l'obbligo degli altri Comuni di rispettare tali decisioni».
Con la sentenza di ieri, aggiunge Borchi, «la gestione del servizio da parte di Aamps è quindi necessariamente a tempo e cesserà quando l'Autorità d'Ambito avrà affidato il servizio, su tutto l'Ato, al gestore unico». Non solo, il funzionario spiega anche che il pronunciamento dei giudici amministrativi sancisce che «non è la durata del concordato a poter stabilire quando il gestore unico avrà diritto di iniziare il servizio, ma il contrario, poiché è la durata del tempo ancora necessario all'operatività del gestore unico a condizionare l'ammissibilità del concordato».
La sentenza del Tar, conclude il direttore dell'Ato, conferma anche «la bontà della scelta della società mista, avvalorata dai giudizi degli advisor scelti con gara dall'Ato» e conferma «i poteri attribuiti all'Autorità d'Ambito e rende ancor più imprescindibile l'obiettivo di portare a compimento il percorso avviato con la costituzione di RetiAmbiente, imponendo di accelerare le procedure per la scelta del socio industriale e per l'affidamento del servizio al gestore unico».
Il sindaco livornese Filippo Nogarin per ora tace e diventa il bersaglio delle critiche del sindaco di Pisa, Marco Filippeschi e del Pd livornese. «Piove sul bagnato - dice Filippeschi - e lascio da parte i giudizi politici, che sono scontati di fronte a forzature ogni volta contraddette dalla giustizia. La sentenza del Tar ottenuta dall'Ato è un altro punto fermo, inequivocabile e imprescindibile».
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