La mattina del 27 agosto Grebenc e i suoi colleghi erano stati portati in aeroporto dall'Hilton Hotel di Glasgow, dove avevano trascorso la notte, dopo aver volato dagli Stati Uniti alla Scozia il giorno precedente. Il decollo era previsto per le ore 9. Mentre passavano all'imbarco, però, il personale della sicurezza ha avvertito distintamente che il fiato di Licona sapeva di alcol e ha avvisato la polizia. Per non allarmare i passeggeri, gli agenti non sono saliti a bordo e, con molta discrezione, hanno fatto sapere ai due piloti che dovevano scendere e li hanno portati al posto di polizia per sottoporli all'alcoltest, che ha dato esito positivo: i due erano ubriachi, come hanno poi confermato anche le analisi del sangue. Nel frattempo l'aereo era decollato con un nuovo equipaggio.
Grebenc, che figura ancora come riservista della US Air Force dove è coinvolto periodicamente nella formazione di giovani piloti, è sposato con una pilota, anche lei nella US Air Force: la coppia, che vive nel Mississippi, ha due figli di due e quattro anni. Il suo avvocato, David McKie, ha spiegato che questa vicenda avrà conseguenze catastrofiche, visto che Grebenc potrebbe vedersi revocare il brevetto di pilota ed essere rimosso con disonore dalle Forze armate statunitensi.
«Mi rendo conto che lei ha attraversato diverse difficoltà personali - gli ha detto il giudice della Paisley Sheriff Court al momento della condanna - e che questo ha avuto un'influenza per quanto riguarda il consumo di alcol. Ma, anche se lei è da poco tempo un pilota commerciale, ha una grande esperienza come pilota della US Air Force e dovrebbe essere consapevole dei rischi che si corrono quando si pilota un aereo sotto l'influenza dell'alcol. Senza contare che lei ha violato le linee guida della sua compagnia aerea e ha ignorato il divieto di bere nelle otto ore che precedono l'entrata in servizio».
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