«La ragione del fermo è legata al contenuto del mio lavoro. Ho subito interrogatori al riguardo. Ho potuto telefonare solo dopo giorni di protesta. Non mi è stato detto che le autorità italiane volevano mettersi in contatto con me», ha aggiunto Del Grande nel breve colloquio, spiegando di essere stato prima «tenuto in un centro di identificazione e di espulsione di Hatay», alla frontiera con la Siria, e poi «trasferito a Mugla», sulla costa egea, «sempre in un centro di identificazione ed espulsione, in isolamento». «Non è lì per far del male a qualcuno, lui fa lo scrittore e il giornalista, non è un terrorista, lo devono rimandare a casa, ha una moglie e due bimbi piccoli che lo aspettano», ha dichiarato - comprensibilmente in ansia per il figlio, il padre di Gabriele, Massimo Del Grande. «Gabriele - ha sottolineato il padre - è una persona che ha sempre seminato per costruire un mondo migliore, quindi non era lì per far dispetto a nessuno, era lì per prendere delle notizie, per scrivere un libro e per dar voce a chi non ha voce». Giunto in Turchia il 7 aprile per realizzare alcune interviste, il giornalista è stato fermato «in una zona del Paese in cui non è consentito l'accesso», come sottolineato nei giorni scorsi dalla Farnesina che fin dall'inizio «segue la vicenda con la massima attenzione facendo pressioni a tutti i livelli».
Ma ancora, come confermato all'ANSA da fonti diplomatiche, non è stata fornita una data certa per il suo rimpatrio, che dovrebbe avvenire dopo il completamento di alcune procedure giudiziarie relative all'espulsione dal Paese.
Intanto, l'appello del reporter alla mobilitazione arriva in Italia. Il presidente della Commissione diritti umani del Senato, Luigi Manconi, ha incontrato oggi per oltre un'ora l'ambasciatore turco a Roma. E mentre si susseguono gli appelli a tenere alta l'attenzione sul caso, il portavoce di Amnesty Italia, Riccardo Noury, lancia l'allarme su un possibile tentativo «delle autorità turche di estorcere a Gabriele informazioni riguardo la sua legittima attività di giornalista».
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