Caso Saccomanni, il Pd lo blinda: nessun rimpasto. Nardella dietrofront: mai chiesto dimissioni

Il ministro Fabrizio Saccomanni
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Giovedì 9 Gennaio 2014, 14:25 - Ultimo aggiornamento: 10 Gennaio, 07:54

Non si placa la polemica sulla questione del dietrofont di ieri, da parte del governo, sulla questione dei 150 euro che i docenti avrebbero dovuto restituire e dei conseguenti attacchi al ministro Saccomanni.

Pd: non chiederemo rimpasti. «Come ribadito più volte nel corso di questi giorni - ha detto oggi Lorenzo Guerini, portavoce della segreteria nazionale Pd - il Partito democratico non ha mai chiesto né ha intenzione di chiedere rimpasti o la sostituzione di questo o quel ministro. In questo momento è necessario lavorare bene e insieme sulle riforme che servono al Paese e non sollevare questioni che non esistono». Una dichiarazione che suona come uno "stop" alle frasi del renziano Nardella che stamattina aveva sferrato un attacco a Saccomanni.

L'attacco di Nardella a Saccomanni. «Penso sia grave - aveva detto in mattinata Dario Nardella (Pd), ex vice sindaco di Firenze, a Mix24 di Giovanni Minoli su Radio 24 - quando un ministro così importante come Saccomanni dice "sono un esecutore" o "nessuno mi ha istruito".

Penso che il ministero dell'Economia debba essere guidato da un politico, come regola generale perché abbiamo visto che l'esperienza dei tecnici non ha funzionato bene». nella vicenda dei 150 euro che i docenti dovevano restituire.

«Saccomanni dimostri di essere al'altezza». «Non abbiamo certo dato la fiducia a un ministro così autorevole - aveva detto Nardella ad Agorà, su Rai3 - addirittura ai vertici della Banca d'Italia, per aumentare di un punto l'Iva o per attorcigliarsi intorno alla questione dell'Imu. Questo ministro deve dimostrare di essere all'altezza delle aspettative, che avevamo tutti noi e che aveva il Parlamento quando è arrivato. Dopodiché la decisione spetta al presidente del Consiglio, non ai partiti. Altrimenti sembra solo una questione di potere: Renzi non è arrivato per cambiare tre ministri ma per cambiare l'Italia. Poi, se i ministri non vanno bene, il presidente del Consiglio si assumerà l'onere di cambiarli».

«Mai chiesto le dimissioni di Saccomanni». «Non scherziamo e cerchiamo di essere seri! - ha poi precisato Nardella - Non ho mai chiesto le dimissioni del ministro Saccomanni. Invito tutti quelli che hanno voglia di fare polemiche strumentali ad andare a riascoltare la registrazione della trasmissione per capire il senso delle mie parole».

Gasparri: anche i renziani fanno fuori Saccomanni. «Anche i renziani fanno fuori Saccomanni - dice Maurizio Gasparri (Forza Italia), vice presidente del Senato - C'è chi, come noi, disse già molti mesi fa che l'economia aveva bisogno di una guida politica ed adeguata. Ormai tutti lo hanno capito e credo che non ci sia lo spazio per cambi volanti. E' tutto il governo al capolinea. Prenderne atto è un dovere. Il Parlamento è già chiaro da tempo. Ormai c'è solo da calare il sipario».

Carfagna: Renzi ha licenziato Saccomanni. «Matteo Renzi, per interposta persona, ha licenziato il ministro Saccomanni - dice la portavoce del gruppo di Forza italia alla Camera, Mara Carfagna - E' una buona notizia. Come in "Dieci piccoli indiani", non ne resterà nessuno».

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