Non si placa la polemica sulla questione del dietrofont di ieri, da parte del governo, sulla questione dei 150 euro che i docenti avrebbero dovuto restituire e dei conseguenti attacchi al ministro Saccomanni.
Pd: non chiederemo rimpasti. «Come ribadito più volte nel corso di questi giorni - ha detto oggi Lorenzo Guerini, portavoce della segreteria nazionale Pd - il Partito democratico non ha mai chiesto né ha intenzione di chiedere rimpasti o la sostituzione di questo o quel ministro. In questo momento è necessario lavorare bene e insieme sulle riforme che servono al Paese e non sollevare questioni che non esistono». Una dichiarazione che suona come uno "stop" alle frasi del renziano Nardella che stamattina aveva sferrato un attacco a Saccomanni.
L'attacco di Nardella a Saccomanni. «Penso sia grave - aveva detto in mattinata Dario Nardella (Pd), ex vice sindaco di Firenze, a Mix24 di Giovanni Minoli su Radio 24 - quando un ministro così importante come Saccomanni dice "sono un esecutore" o "nessuno mi ha istruito".
«Saccomanni dimostri di essere al'altezza». «Non abbiamo certo dato la fiducia a un ministro così autorevole - aveva detto Nardella ad Agorà, su Rai3 - addirittura ai vertici della Banca d'Italia, per aumentare di un punto l'Iva o per attorcigliarsi intorno alla questione dell'Imu. Questo ministro deve dimostrare di essere all'altezza delle aspettative, che avevamo tutti noi e che aveva il Parlamento quando è arrivato. Dopodiché la decisione spetta al presidente del Consiglio, non ai partiti. Altrimenti sembra solo una questione di potere: Renzi non è arrivato per cambiare tre ministri ma per cambiare l'Italia. Poi, se i ministri non vanno bene, il presidente del Consiglio si assumerà l'onere di cambiarli».
«Mai chiesto le dimissioni di Saccomanni». «Non scherziamo e cerchiamo di essere seri! - ha poi precisato Nardella - Non ho mai chiesto le dimissioni del ministro Saccomanni. Invito tutti quelli che hanno voglia di fare polemiche strumentali ad andare a riascoltare la registrazione della trasmissione per capire il senso delle mie parole».
Gasparri: anche i renziani fanno fuori Saccomanni. «Anche i renziani fanno fuori Saccomanni - dice Maurizio Gasparri (Forza Italia), vice presidente del Senato - C'è chi, come noi, disse già molti mesi fa che l'economia aveva bisogno di una guida politica ed adeguata. Ormai tutti lo hanno capito e credo che non ci sia lo spazio per cambi volanti. E' tutto il governo al capolinea. Prenderne atto è un dovere. Il Parlamento è già chiaro da tempo. Ormai c'è solo da calare il sipario».
Carfagna: Renzi ha licenziato Saccomanni. «Matteo Renzi, per interposta persona, ha licenziato il ministro Saccomanni - dice la portavoce del gruppo di Forza italia alla Camera, Mara Carfagna - E' una buona notizia. Come in "Dieci piccoli indiani", non ne resterà nessuno».