«Quando vediamo centinaia, migliaia di persone, esseri umani, donne, uomini bambini che affrontano i viaggi della morte per arrivare in paesi lontani dal proprio per i motivi che ben sappiamo non possiamo non concludere che questo problema è un'emergenza veramente umanitaria, una tragedia dell'uomo», ha detto Bagnasco, come si legge in una nota diffusa dall'Arcidiocesi di Genova, secondo il quale «è l'Occidente in modo speciale che attraverso i suoi organismi di carattere non soltanto europeo ma a livello internazionale e mondiale deve affrontare seriamente e trovare vie di soluzione efficaci a questa tragedia immane, a queste persone che fuggono dai loro paesi per guerra violenza carestia e cercano un futuro migliore».
Il presidente della Cei ha ringraziato per i contributi alla Chiesa attraverso l'otto per mille grazie al quale si è resa possibile «tanta accoglienza in vista di un futuro migliore di un'integrazione responsabile nel segno della giustizia, della sicurezza e della collaborazione».
Il cardinale ha avuto un incontro con i 50 profughi ospitati nella struttura da qualche giorno «in seguito ad una accorata richiesta del Prefetto», si legge nella nota. Sono quasi 400 i posti messi a disposizione dei profughi della Chiesa genovese. Durante la visita definita «semplice e cordiale» i giovani hanno salutato personalmente il cardinal Bagnasco e «ascoltato con grande attenzione le sue parole di benvenuto, incoraggiamento ed augurio per il loro futuro».
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