LA SCOPERTA
E ora, dai cassetti dell'azienda, a sorpresa, spunta una scrittura privata tra Simone Petrangeli e Otello Rinaldi (che di Asm, tramite Azimut, è socio privato col 40% delle azioni) nella quale si stabilisce la «separazione delle differenti attività oggi concentrate sulla sola società» concentrando in una «newco» (una nuova compagnia, ndr) «le attività a spiccata propensione lucrativa» (farmacie, sito di Casapenta e impianto già autorizzato dalla Regione) e lasciando in Asm «quelle che per caratteristiche e diretta incidenza sulle tariffe applicabili ai cittadini imporrebbero una strategia diretta al potenziale pareggio tra costi e ricavi» (rifiuti e trasporto locale). Uno «spezzatino» in piena regola, con le «rogne» al socio pubblico, le attività commerciali al privato. Nell'accordo, che Il Messaggero ha potuto consultare, sono specificati tutti i passaggi della divisione definita da Petrangeli e Rinaldi, da buoni (quasi ex) soci, con Rinaldi pronto a recedere da Asm servizi pubblici, liquidando la propria quota attraverso un passaggio di azioni della newco, dove comunque il Comune avrebbe mantenuto la maggioranza, (seppur 51 a 49) e dove Rinaldi si sarebbe riservato l'amministratore delegato con tutte le deleghe operative.
CLAMOROSO IN COMUNE
Un atto che ha del clamoroso: primo perché contraddice in toto la volontà espressa dal consiglio comunale nel 2014. Secondo perché condensa in una scrittura privata un'operazione che privata non è, avendo per oggetto il destino di una società mista a maggioranza pubblica. La scrittura impegna Petrangeli e Rinaldi a procedere con le valutazioni delle quote in vista dello spacchettamento tra vecchia e nuova società e poi ad approvare l'operazione in seno all'assemblea Asm. Il sindaco, «dove necessario» si sarebbe impegnato a portare in giunta o in consiglio l'approvazione del contenuto della scrittura privata. L'atto è del 31 marzo, piena campagna elettorale, ma ad esso non fu data alcuna pubblicità, anzi. Più volte sollecitato a chiarire la posizione della giunta sul destino Asm, Petrangeli era stato sempre piuttosto vago, parlando sì di ripubblicizzazione dell'azienda e di un possibile spacchettamento delle attività, tra i servizi pubblici e le attività commerciali (l'oggetto della scrittura privata) ma senza mai entrare nel merito e soprattutto senza rivelare di aver definito il tutto col socio privato. All'insaputa di molti, se non tutti. E di sicuro in contrasto con la volontà del consiglio comunale.
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