RIETI – Ha superato ogni più rosea previsione l’impatto dell’arrivo del Carro d’oro del Principe Sabino di Eretum al Museo Civico di Fara Sabina. Dall’inaugurazione della sala dedicata al più prezioso reperto archeologico fin qui rinvenuto in terra Sabina (16 marzo 2024), numerosi visitatori di tutte le età hanno fatto visita al museo farense. Dato che conferma il forte interesse del pubblico, non soltanto quello “indigeno”, verso l’intera offerta culturale della struttura. Nel dettaglio: il 38% dei visitatori totali risiede nel Comune di Fara, il 24% viene invece dalla Capitale, il restante è invece arrivato in terra sabina da diversi luoghi del Lazio e d’Italia.
«Voglio ringraziare innanzituttp il sindaco Roberta Cuneo per avermi concesso piena fiducia nell’amministrare il finanziamento regionale e nel gestire i rapporti con la Soprintendenza – he detto Paola Trambusti, consigliere comunale delegato alla gestione del Museo Civico Archeologico e alla Biblioteca comunale ‘Abate Alano’ di Passo Corese – in seguito a un progetto di adeguamento dei locali museali, per ospitare il corredo della Tomba XI e il famoso Carro del Principe, nel 2021 la Regione Lazio concesse al nostro Comune il finanziamento necessario per raggiungere tale obiettivo e poter così restituire alla comunità un importante pezzo di storia dell’antico popolo sabino.
E l’offerta di Fara Sabina non sembra fermarsi: con l’imminente ponte del 25 aprile sarà possibile infatti visitare tutti i prestigiosi edifici del borgo longobardo: da Palazzo Orsini a Palazzo Manfredi, passando per Palazzo Martini, senza tralasciare ovviamente il Duomo e le sale del museo civico, tra le quali spicca quella dedicata al Carro del principe di Eretum.