Importanti riconoscimenti per la docente reatina Daniela Camardella in due prestigiosi concorsi letterari

Importanti riconoscimenti per la docente reatina Daniela Camardella in due prestigiosi concorsi letterari
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Martedì 13 Dicembre 2022, 18:45

RIETI - Importanti riconoscimenti per la docente reatina Daniela Camardella in due prestigiosi concorsi letterari: “La panchina dei versi” e il “Federiciano”. Nel primo, con il componimento poetico “Campanula” Camardella ha ottenuto una menzione di merito del critico letterario e poeta Giuseppe Aletti e da Alessandro Quasimodo, attore, regista e poeta, figlio del premio Nobel Salvatore Quasimodo. Nel secondo, il “Federiciano”, Camardella è stata selezionata come finalista ed inserita nell’antologia del federiciano come poeta, titolo questo consegnato in occasione della lettura pubblica della poesia avvenuta presso l’Auditorium di Rocca Imperiale Marina dallo stesso Giuseppe Aletti e dal poeta libanese Hafez Hadair, accademico emerito, Cavaliere della Repubblica italiana, Direttore della Camerata dei poeti di Firenze e candidato premio Nobel per la pace e la letteratura.

Daniela Camardella, laureata in lettere classiche ad indirizzo archeologico presso l’università di Perugia, è specializzata in conservazione tutela e valorizzazione del patrimonio culturale e del paesaggio presso la Lumsa di Roma.

Dopo una collaborazione con il Pontificio istituto di archeologia cristiana di Roma, ha collaborato con il Museo Civico di Rieti, curando la didattica museale e l'organizzazione e allestimento di alcune mostre tra cui "Nisa Partica" e il "Ratto delle Sabine: installazioni artistiche da voci antiche". Ha partecipato alla campagna di scavo di Campo Reatino ed è tra gli autori della Guida al Museo Civico di Rieti - Sezione Storico Artistica. Docente di lettere ed esperta esterna nel corso di potenziamento umanistico con laboratorio di archeologia del Liceo Classico di Rieti, ha curato il progetto di alternanza scuola lavoro presso le terme di Vespasiano con gli studenti e i tutor interni del Varrone.

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