Rieti, il Festival di Sanremo parte con otto reatini nella Fanfara dei carabinieri a cavallo

I reatini nella Fanfara dei Carabinieri a cavallo
di Sabrina Vecchi
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Martedì 6 Febbraio 2024, 00:10

RIETI - «È stata un’emozione grandissima, abbiamo suonato anche al cospetto della Regina Elisabetta II, eppure qui c’è la sensazione di essere al centro dell’attenzione italiana». Non solo una sensazione, checché se ne dica, a giudicare dagli ascolti da record che ogni anno riscuote il Festival di Sanremo. E in questa edizione numero 74, oltre alla bacchetta tutta cicolana di Leonardo De Amicis, la prima serata di oggi porta un’impronta decisamente reatina, con gli otto componenti “nostrani” della Fanfara dei Carabinieri a cavallo.

L'annuncio. Lo aveva annunciato a Rieti il maestro direttore Fabio Tassinari solo pochi giorni fa, durante l’applauditissima esibizione della storica formazione dell’Arma - la più antica, nata nel 1814 in contemporanea con la sua fondazione - nell’ambito della giornata clou della manifestazione tradizionale “I cavalli infiocchettati”, che avevano sfilato per Rieti domenica 28 gennaio.
E infatti, ad aprire stasera - con un’entrata trionfale, vedremo la fanfara in grande spolvero e uniforme di gala, che aprirà il Festival di Sanremo con la Marcia d’Ordinanza della Benemerita “La Fedelissima”, composta da Luigi Cirenei nel 1929 e suonata in concomitanza con eventi e occasioni speciali.

I componenti. Presenti, e arrivati nella città dei fiori lo scorso venerdì, anche gli otto reatini che compongono la formazione, Luigi Gentileschi, Gabriele Palmegiani ed Ettore Desideri originari di Poggio Bustone, Fabrizio D’Angeli di Talocci (Fara in Sabina), Massimiliano e Alessandro Gallina di Ponticelli (Scandriglia), Simone Onofri di Rivodutri e Marco Graziani di Rieti, maniscalco.
LA TESTIMONIANZA
«Siamo decisamente abituati ad esibirci in situazioni anche di grande spessore - sottolineano i musicisti reatini - ma inutile a dirsi, qui ti senti sempre una certa responsabilità addosso, qualcosa di difficile da descrivere e paragonare ad un altro tipo di manifestazione».
L’apertura del Festival di Sanremo con una banda militare è divenuta, negli ultimi anni, una tradizione, come avvenuto nelle precedenti edizioni, dove il gradimento dei telespettatori e del pubblico del teatro Ariston sono stati sempre una certezza.

Il gruppo. Ventisette in tutto i componenti della formazione musicale, insieme a venticinque cavalli di razza selezionatissima, allevati direttamente nelle scuderie dell’Arma dei carabinieri ed opportunamente formati per muoversi armoniosamente insieme alla musica del proprio fantino.
L’esibizione della Fanfara dei carabinieri a cavallo di questa sera - programmata intorno le 20.45 circa, in apertura della rassegna canora - che si vedrà in televisione avviene nella storica “piazzetta” di Sanremo, sul green carpet allestito appositamente per il festival della canzone italiana - in onda per cinque serate, da oggi a sabato prossimo - percorrendo il tragitto che da piazza Colombo conduce direttamente al teatro Ariston.
Il contributo, registrato domenica sera tra gli applausi della tanta gente arrivata sulla riviera per l’evento, inaugurerà la kermesse, come proposto lo scorso novembre dal direttore artistico Amadeus, che aveva invitato la fanfara a cavallo  in occasione della presentazione del calendario storico dell’Arma. «Vorrei che aprissero loro la 74ª edizione in un modo bello - aveva affermato il conduttore - elegante, molto amato dai bambini e da tutti i cittadini». Promessa mantenuta dalla formazione, perché l’Arma è di parola e perché - si sa - “Sanremo è Sanremo”.

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