Rieti, nelle risse in centro usato anche un taser

Un taser (foto d'Archivio)
di Renato Retini
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Venerdì 19 Aprile 2024, 00:10

RIETI - La situazione peggiora. E a dirlo non sono le parole di piazza di una piccola città di provincia come Rieti, ma i fatti che, giorno dopo giorno, si scoprono relativamente ai fine settimane di risse ed aggressioni che da almeno due mesi stanno contraddistinguendo i weekend reatini. Un’escalation di violenze senza precedenti e che da settimane sta interessando la città di Rieti con risse tra bande di giovani - tutti di età compresa tra i 15 e 18 anni di età - durante i fine settimana. Alle risse si aggiungono gratuiti danneggiamenti di auto in sosta all’interno del centro storico e vari episodi criminosi, anche con feriti che sono dovuti ricorrere alle cure del pronto soccorso dell’ospedale de Lellis.
Il tutto, come abbiamo già anticipato ieri, è finito al centro di un preoccupato vertice avvenuto in Questura nei giorni scorsi. In particolare, secondo quanto sta emergendo nelle ultime ore dalle indagini in corso da parte di Polizia e Carabinieri, ma soprattutto dalla circolazione di video sui social network, preoccupa la diffusione tra i giovani reatini coinvolti negli ultimi episodi di violenza di tirapugni, coltelli, bastoni e spray urticanti. In questo contesto si inserisce anche la crescente diffusione di stupefacenti, certificata da un sensibile aumento di sequestri, denunce e arresti per spaccio di droghe. 
Ma la novità di giornata emersa dagli inquirenti - dopo i tirapugni, le mazze da baseball e gli spray urticanti - è la comparsa nell’ultima rissa, certificata da alcuni giovanissimi feriti finiti in ospedale e dalle testimonianze raccolte, di un taser del tutto uguale a quello in uso alle forze di polizia, tanto che si è fatta largo l’ipotesi che uno dei giovani possa averlo preso di nascosto da qualche familiare che lavora nelle forze dell’ordine. Gli inquirenti, intanto, oltre ai video delle telecamere di sorveglianza del Comune, hanno sequestrato anche quelli delle telecamere private che sono fuori ad alcuni locali del centro storico, in particolare di quelli intorno a Largo Alfani, luogo di raduno di centinaia di giovani e giovanissimi nei weekend e da dove tutto partirebbe. 
Sulla vicenda, dettagliate informazioni sono state raccolte anche dalla Procura della Repubblica di Rieti che sta spingendo perché sulla vicenda si faccia piena luce. Sta inoltre emergendo un altro particolare, parallelo ma connesso, relativo all’insufficienza delle pattuglie di polizia, carabinieri e finanza in servizio di notte nei fine settimana. Di fatto, una soltanto. Un problema, rispetto al quale, anche la Prefettura dovrebbe accendere un faro.

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