Balduina, l’addio a Filippo Cocci: «Resterai nei nostri cuori»

PER URBANI Funerali Filippo Cocci Chiesa S. Maria Stella Matutina. foto AG.TOIATI
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Mercoledì 8 Maggio 2024, 11:59

Il cielo è plumbeo come gli animi di chi conosceva Filippo Cocci, il 19enne della Balduina deceduto il 26 aprile dopo essersi sottoposto a un intervento di riduzione dello stomaco in una clinica di Arezzo. Ieri mattina parenti, amici e conoscenti hanno affollato la chiesa di Santa Maria Stella Matutina per dire addio al ragazzo che tanto sognava di ritornare in forma per i suoi 20 anni. Ma quel sogno non si è mai avverato: le candeline Filippo non le ha mai spente perché è morto proprio pochi giorni prima del suo compleanno.

GLI AMICI

In una chiesa stracolma, che non riesce a contenere le oltre quattrocento persone presenti, il silenzio è impressionante.

Strette nel dolore, con gli occhiali scuri per nascondere la commozione e i volti tristi e disorientati per la perdita di quel «ragazzo buono, che sapeva ascoltare ed essere vicino agli altri. Un giovane, curioso e solare, che voleva molto bene ai suoi amici», come ha ricordato nel corso dell'omelia il parroco don Simone, colpito dai tantissimi ragazzi all’interno della chiesa. «La vostra presenza - ha proseguito il sacerdote - è la testimonianza di quanto Filippo fosse benedetto dalla vostra amicizia e dall’affetto».

Ieri infatti c’erano tutti: gli amici di una vita, quelli di scuola e quelli del calcio perché «Filippo era un grande tifoso». Sul feretro, appoggiata su una grande corona di fiori, una maglia biancoceleste, quella della sua amata squadra. Ma nel cuore del giovane c’era anche l’ Atletico Roma Nord.

LA PASSIONE PER IL CALCIO

«Oggi salutiamo un amico e un fratello.

Un ragazzo del gruppo, sempre presente alle partite. Quelle partite che hai continuato a vedere da lassù, facendoci vincere», hanno detto, con la voce rotta dal pianto, gli amici Davide e Tommaso, ricordando anche tutti i momenti vissuti insieme fuori dal campo. «Avevi la risata contagiosa e la battuta pronta in ogni situazione. Non dimenticheremo le vacanze all’estero e al Circeo, come anche le chiacchiere davanti a un gelato». Ogni momento era bello con lui, dicono ancora, e ogni momento mancherà a tutti terribilmente. Come mancherà anche alla madre Daniela e al padre Enrico, che ieri hanno dovuto salutare per sempre il loro unico figlio.

IL DOLORE

«Me lo ricordo quando era ragazzino e lo vedevo giocare in giardino. È una tragedia immane», sussurra una signora mentre il feretro del giovane viene portato fuori dalla chiesa dove ad attenderlo c’è un gruppo di ragazzi che tiene in mano un lungo striscione sul quale si legge «Per sempre nei cuori di chi ti ha amato». E tutt'intorno centinaia di persone, ognuna regge in mano un palloncino bianco o celeste. Torna il silenzio, rotto poco dopo dal lungo applauso che parte quando i palloncini si levano il cielo, insieme a due grandi cuori azzurri con su scritto «Filippo Rimarrai per sempre nei cuori di tutti noi».

Luisa Urbani

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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