Bene, sarà per caso Margherita Gatta, la neo assessora ai Lavori pubblici arrivata nei giorni scorsi alla corte di Virginia Raggi con forti simpatie anti-vaccini? La somiglianza c'è. Si cercano le differenze e i tratti in comune come in quei giochi della Settimana enigmistica. Sui social sono tutti abbastanza scatenati. «La donna in questione ha una fede al dito». L'assessora è sposata?
Dal Campidoglio però dicono netti: «No». Non è lei, la Gatta, l'attivista scalmanata di qualche giorno fa davanti al parlamento. «Ovviamente è un falso accostamento», aggiungono i responsabili della propaganda social del Comune grillino costretti a smentire.
IL PERSONAGGIO
E anche la diretta interessata a chi l'ha contatta ha ribadito: «Io? Quella della foto? Giammai». Il caso si infittisce e diventa quasi comico, perché nel frattempo il montaggio con l'originale al fianco di «miss X» continua a macinare condivisioni e attacchi alla giunta grillina: «Virginia Raggi si contorna di questi personaggi?». E quella che è un tecnica sviluppata dal M5S diventa arma contro i grillini. Perché tutto questo accanimento (non terapeutico)? Occorre fare un passo indietro. Nei giorni scorsi la vera Gatta, o almeno quella ufficiale, è scomparsa da Facebook. Sarà un caso, ma appena sono state scoperte le sue passioni per la cura Di Bella, l'antipatia per i vaccini e le verità molto alternative sul cancro curato con l'alimentazione ha pensato bene di scomparire dal social network senza farsi troppi problemi (su gentile consiglio della comunicazione nazionale del M5S). Poi è arrivata la nomina in giunta, in tandem con Rosalba Castiglione, ed ecco subito un altro piccolo giallo. Presentata come dirigente apicale di Enarcassa, ha costretto l'ente di previdenza di ingegneri e architetti a smentire: è una semplice impiegata amministrativa adesso in aspettativa. Di fatto solo una nota ufficiale del Campidoglio ha annunciato i due nuovi innesti forse perché una conferenza stampa avrebbe riportato l'attenzione sull'assessore anti-vaccini. Adesso ci pensa questa foto che gira in rete in maniera vorticosa a dare una giusta nemesi alla storia: non esistono vaccini per le foto virali. Gatta e la sua sosia ne saranno contente.