Ostia, oggi si vota dalle 7 alle 23 in 183 seggi

Ostia, oggi si vota dalle 7 alle 23 in 183 seggi
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Domenica 5 Novembre 2017, 00:56
Ora che Mafia Capitale non c'é più - almeno dopo il primo grado di giudizio - un pezzo grande di Roma torna oggi al voto dopo due anni di commissariamento per infiltrazioni mafiose: il decimo Municipio, Ostia e il suo hinterland, il mare della metropoli a 30 chilometri dal centro e i quartieri residenziali o semi-abusivi (o entrambe le cose), gli scavi romani di Ostia Antica - l'altra Pompei - e le zone un tempo paludose. Circa 230 mila residenti, una città italiana di medie dimensioni: domani saranno oltre 185 mila gli aventi diritto al primo turno delle elezioni per scegliere il presidente e il Consiglio municipale, che si insedieranno nell'ex Palazzo del Governatorato a Ostia.

LE OPERAZIONI DI VOTO
Si vota oggi dalle 7 alle 23 in 183 sezioni elettorali che ieri si sono regolarmente installate. Sul sito del X Municipio le infomazioni utili: «Si ricorda inoltre che al fine di agevolare i cittadini ad ottenere un duplicato della tessera elettorale smarrita o non più utilizzabile in seguito all'esaurimento degli spazi contenuti per la certificazione dell'esercizio del diritto di voto, e il rilascio delle Carte d'Identità, gli Uffici Anagrafici di Ostia, Via Claudio, 1 e di Acilia, Largo di Capelvenere, 13, saranno aperti domenica 5 novembre dalle ore 7 alle ore 23». In caso di ballottaggio si voterà di nuovo il 19 novembre. A ogni votante verrà consegnata  una scheda rosa per eleggere il presidente del Municipio e indicare due consiglieri (un uomo e una donna, ma è possibile anche indicare un solo nome). E' possibile il voto disgiunto. Per il servizio di trasporto dalle abitazioni ai seggi telefonare alla Polizia municipale 06 67692540 - 06 67692541 dalle alle 23.


LO SCENARIO
Con lo spauracchio dell'astensione, evocata come il nemico ieri da Virginia Raggi. Ed è una sfida che assume contorni di consultazione di 'midterm', di verifica indiretta di metà mandato per la sindaca, eletta in realtà solo un anno e mezzo fa. Nel X Municipio M5S ha ottenuto risultati strepitosi alle comunali 2016 (Raggi 46% al primo turno e oltre 76% al ballottaggio) e ci si chiede se l'andamento difficile del Campidoglio a 5 Stelle tra cambi di assessori e inchieste inciderà sull'elettorato. M5S si presenta con Giuliana Di Pillo, 55 anni, insegnante di sostegno, ex consigliere municipale di opposizione, poi delegato al litorale della sindaca.

L'avversaria più accreditata é Monica Picca di Fratelli d'Italia, professoressa di lettere al liceo, che rappresenta il centrodestra, 46 anni. Il Pd teme il crollo e deve far dimenticare l'ultimo presidente, Andrea Tassone, arrestato per Mafia Capitale e condannato a 5 anni. Ci prova con Athos De Luca, 71 anni il 15 novembre, ex senatore ed ex consigliere comunale, un passato nei Verdi. C'é poi l'incognita CasaPound con Luca Marsella, 32 anni: il movimento di estrema destra é molto attivo e punta a entrare nelle istituzioni.

Ha ricevuto un imbarazzante endorsement da un esponente del clan Spada, pur promettendo lotta senza quartiere alla mafia. In corsa anche il prete 71enne Franco De Donno - paladino Caritas e antiracket - con una lista civica gradita alla sinistra di Mdp e Insieme.

Ci sono infine il giornalista Andrea Bozzi, unico a volere Ostia comune autonomo, l'imprenditore Marco Lombardi, Eugenio Bellomo di Sinistra Unita, il Partito della Famiglia con Giovanni Fiori.
In tutto 16 liste e 372 candidati per 24 posti in Consiglio municipale. I problemi del Decimo e di Ostia sono l'abusivismo edilizio e l'assegnazione delle case popolari, le concessioni degli stabilimenti balneari e i trasporti, la carenza di servizi. Il convitato di pietra sono le mafie: le inchieste e i processi (con sentenze contraddittorie), ne hanno delineate diverse: i Fasciani, autoctoni; i Triassi, legati a Cosa Nostra; i nomadi italiani Spada e altri gruppi. Infiltrazioni che hanno portato arresti eccellenti e lo scioglimento nel 2015 del Municipio, unico a Roma. Ma passeggiando tra l'Idroscalo dove fu ucciso Pierpaolo Pasolini e l'ex Colonia Vittorio Emanuele III, l'antropologo Stefano Portelli ipotizza che «la città abbia proiettato tutto il male su Ostia per allontanarlo da sé...».
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