“Race for the cure”, in 150mila alla gara per sconfiggere i tumori al seno

Un’onda rosa ha colorato le strade del centro della Capitale

25 anni Race for the Cure. FOTO FRACASSI/TOIATI. Davide Fracassi/Ag.Toiati
di Barbara Carbone
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Lunedì 13 Maggio 2024, 06:30

Un’edizione da ricordare. Sono stati oltre 150 mila i partecipanti alla 25esima “Race for the Cure”, la più grande maratona al mondo per la lotta ai tumori del seno organizzata da Komen Italia. Un’onda rosa che ha colorato le strade del centro della Capitale. Ieri mattina, al Circo Massimo, a dare il via alla “corsa per la vita” il presidente della Repubblica Sergio Mattarella accompagnato dalla figlia Laura, presidente del Comitato d’onore della Race for Cure.

LE ISTITUZIONI

Il presidente della Repubblica ha salutato le “Donne in Rosa”, riunite su una gradinata, donne che hanno affrontato o stanno affrontando la malattia. «Grazie a Komen Italia non solo per questa iniziativa ma per quello che fate ogni giorno su questo fronte per l’umanità», ha detto dando il via alla corsa.

A Mattarella, da sempre vicino alle iniziative di Komen, gli organizzatori hanno donato il pettorale numero 1. Il presidente “di tutti” è stato accolto dalla folla con un’ovazione. Applausi e cori hanno accompagnato la sua straordinaria e significativa partecipazione alla 25esima Race. Fra le numerose autorità presenti, anche il ministro della Salute Orazio Schillaci, il ministro per le Riforme istituzionali Elisabetta Casellati, il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca, il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, il presidente del Coni Giovanni Malagò e il vicepresidente della Camera Giorgio Mulè che ha parlato di «un fiume di persone che sorridono alla vita grazie alla prevenzione».

Roma, torna Race for the cure: con le donne da 25 anni. Il programma della nuova edizione

«Abbiamo avuto il privilegio di condividere una festa bellissima con il presidente della Repubblica. In questi 25 anni, grazie alla testimonianza delle “Donne in Rosa” abbiamo generato un cambiamento nel modo di affrontare la malattia sostituendo la paura e l’isolamento con un atteggiamento di condivisione e vicinanza», ha detto Riccardo Masetti fondatore di Komen Italia. «Con l’aiuto di tanti amici del mondo della cultura, dello sport, del giornalismo e dell’imprenditoria - ha proseguito Masetti - e l’impegno del nostro staff e degli oltre duemila volontari che ci affiancano, abbiamo potuto investire più di 26 milioni di euro per più di 1500 nuovi progetti a sostegno della ricerca, del potenziamento delle cure e della prevenzione».

LE DONNE IN ROSA

Vere protagoniste della più grande manifestazione di salute, sport e solidarietà sono state le “Donne in Rosa”. Con le loro coraggiose testimonianze hanno sensibilizzato l’opinione pubblica sull’importanza della diagnosi precoce e generato negli anni un cambiamento culturale nell’approccio alla malattia, trasferendo forza e speranza alle 56mila donne che ogni anno in Italia si confrontano con il tumore del seno. Oggi la patologia più diffusa nella popolazione femminile fa un po’ meno paura. Nel corso della quattro giorni di prevenzione, nel grande “Villaggio della Salute” realizzato in collaborazione tra la Fondazione Policlinico Gemelli e l’Ospedale Isola Tiberina-Gemelli Isola, sono state erogate 4.523 prestazioni gratuite di diagnosi precoce dei tumori del seno e di altre patologie prevalenti, in particolare alle donne in condizioni di fragilità socioeconomica e, per la prima volta, alla popolazione transgender. «Grazie ai medici, agli infermieri, ai tecnici di radiologia, agli operatori sanitari, e ai volontari che hanno reso possibile l’erogazione di un numero così elevato di prestazioni gratuite - ha detto Daniela Terribile presidente di Komen Italia - Noi siamo qui, così come siamo negli ospedali tutti i giorni, per salvare anche solo una vita. Mentre ci impegniamo nella prevenzione, non possiamo assistere inermi a ciò che accade nel mondo, e vogliamo lanciare un messaggio a favore della pace». Dopo il grande successo romano la Race continuerà il suo tour a Bari, Bologna, Brescia e Matera. L’onda rosa non si ferma.

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