25 Aprile a rischio scontri, mai così tanti fronti in contrapposizione: a Roma sfida antagonista nel quartiere Ostiense

La comunità ebraica a Porta San Paolo per deporre la corona ai martiri della Resistenza. Sempre in mattinata convocato anche un corteo non autorizzato da antisionisti filo palestinesi

25 Aprile a rischio scontri, mai così tanti fronti in contrapposizione: sfida antagonista a Ostiense
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Lunedì 22 Aprile 2024, 07:00

Antisionisti e comunità ebraica in piazza, nello storico luogo simbolo dell’inizio della Resistenza ai nazifascisti. Festa della Liberazione ad alta tensione con mai così tanti fronti in contrapposizione. A Porta San Paolo gli antagonisti si sono dati appuntamento alle 8 con un tam tam social a richiamare sotto la bandiera della Palestina i collettivi riuniti nel motto «nessuna legittimità al sionismo nelle piazze antifasciste», sullo sfondo lo slogan per un «25 Aprile antifascista e antisionista». Dopo gli scontri con la polizia sotto il Rettorato de La Sapienza della scorsa settimana, con protagonisti studenti e anarchici, e alcuni agenti rimasti feriti, l’attenzione è tutta concentrata sulle possibili scintille che potranno innescarsi.

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Come ormai è tradizione, i rappresentanti della comunità ebraica romana, il rabbino capo in testa, verso le 8,30 del mattino si recheranno a Porta San Paolo per depositare una corona di fiori presso la lapide in ricordo dei partigiani ebrei. É attesa la presenza di circa 200 persone.

Ancora prima il presidente della Repubblica Mattarella darà il via alla giornata dall’Altare della Patria. Dalle 9 alle 14, invece, sfilerà con partenza da Tor Marancia fino a raggiungere piazzale Ostiense, il corteo organizzato dall’Anpi (circa 2mila persone previste, sul palco anche il papà di Ilaria Salis). Già in passato, nell’occasione avevano sventolato alcuni vessilli anti-Nato. Insomma, nello stesso quadrante della città, nella stessa mattinata si ritroveranno più fronti caldi. Le frizioni in questa giornata, del resto, non sono mai mancate. La comunità ebraica e la brigata ebraica si sono rifiutate di partecipare al corteo dell’Anpi per la presenza di rappresentanti della comunità palestinese. Questi non mancheranno nella manifestazione (non preavvisata) di giovedì, quando il fronte “antifascista e antisionista” richiamerà gli universitari di Osa, Cambiare Rotta e Zaum, nonché il Movimento degli studenti palestinesi ed esponenti di Potere al popolo. Il timore è che il clima di tensione dall’Ateneo si sposti in strada a Porta San Paolo. La presidente dell’Anpi di Roma, Marina Pierlorenzi, ha lanciato un appello affinché «prevalga un senso comune di responsabilità rispetto a una piazza popolata da abitanti del quartiere e non ci sia chi provi a strumentalizzare una festa per la Liberazione, che nulla ha a che fare con momenti di asprezza e di scontro». Difficile ricomporre aspre divisioni in questo 2024 segnato dal conflitto in Medio-Oriente. Le forze dell’ordine, Digos e nucleo informativo dei carabinieri sono già in allerta per garantire la sicurezza durante lo svolgimento dei singoli eventi. Per tutta la giornata, infatti, si susseguiranno vari appuntamenti per ricordare e celebrare i 79 anni dalla Liberazione. Sempre nella mattinata, altre duecento persone si ritroveranno in largo delle Terme Gordiane per sfilare fino al Parco Modesto Di veglia per commemorare il “25 Aprile di Roma Est”.

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