Il ritorno di Gianni Elsner, su Radio Roma Sound Fm 90 le puntate di "Te lo faccio vedere chi sono io"

Ogni domenica dalle 10 in onda la trasmissione dell'indimenticato conduttore

Gianni Elsner, popolare conduttore radiofonico scomparso nel 2009
di Romolo Buffoni
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Mercoledì 8 Novembre 2023, 18:51

L’intelligenza artificiale ha fatto “rivivere” i Beatles, riportando in sala la voce di John Lennon e la chitarra di George Harrison per incidere con Paul McCartney e Ringo Starr “Now and Then”. Un’intelligenza meno sofisticata, ma più romantica, ha riportato nell’etere Gianni Elsner.
«Il motivo per il quale abbiamo scelto di riportare Gianni in Fm è perché se Guglielmo Marconi la radio l'ha inventata, Elsner gli ha dato un'anima». Nicola Caprera, editore di Radio Roma Sound Fm 90, racconta così l'iniziativa di riproporre la voce del popolare conduttore, scomparso il 5 ottobre del 2009 a soli 69 anni di età, ogni domanica dalle 10 «il suo orario». «Sono uno dei tanti che hanno iniziato a sognare di lavorare in una radio ascoltando lui», prosegue Caprera. Così, grazie all’opera certosina di Marco Troiani, ascoltatore e fan di Elsner, che ha recuperato centinaia di file audio, il 5 novembre scorso è andata in onda su Radio Roma Sound Fm 90 la "prima puntata" della trasmissione. «Non era così difficile fare questa cosa e non so perché nessuno ci abbia pensato prima. E non mi interessa nemmeno saperlo. So solo che quando ascoltavo i file delle sue puntate registrate avevo l'impressione che fosse lì, sulla Fm, che non se ne fosse mai andato. Così mi è venuta l'idea. E non c'è alcun risvolto commerciale: Gianni va in onda per mia espressa richiesta senza interruzioni pubblicitarie. Al posto delle "fasce" andrà la musica che piaceva a lui. Non è nemmeno un'operazione nostalgia o un cedimento boomeristico, ma solo il desiderio di ridare a quanti lo hanno apprezzato - e a quelli che non lo conoscono o lo hanno conosciuto poco - la gioia di risentirlo ancora in Fm».


Elsner è tornato in onda un 5 novembre, stessa data di quel lontano 1976 che vide l’esordio su Radio Luna di “Te lo faccio vedere chi sono io”, dal titolo di una canzone di Piero Ciampi. Pietra miliare della “talk radio” romana, ovvero della radio dove la musica fa da stacco alle parole e non viceversa.

Chiacchiere sulla Lazio, della quale Elsner (nato a Merano il 27 settembre del 1940) si innamorò perdutamente anche grazie al suo amico Luciano Re Cecconi, riuscendo ad essere apprezzato anche dai romanisti. Un’impresa nella città più faziosa d’Italia in fatto di derby. Non solo calcio, Elsner promosse decine di iniziative culturali e di solidarietà. Come la mobilitazione per ricostruire il teatro Petruzzelli di Bari distrutto nel 1991 da un incendio. E come l’adozione a distanza dei bambini del Paraguay, i “bambuccini”, diventati oggi più di 20mila. «Se dopo quasi 15 anni dalla scomparsa ancora in tanti lo ricordano con quest'affetto e quest'intesità, vuo dire che qualche cosa di bello lo ha fatto e quindi va divulgato, mandato in onda».

Gianni Elsner con alcuni delle migliaia di bambini del Paraguay adottati a distanza


Elsner non fu soltanto voce e microfono, posizionati nella casa-studio della "sua" Balduina da dove trasmetteva in assoluta autonomia. Il meranese fu attore: aveva frequentato l'Accademia d'Arte Drammatica “Silvio D'Amico” e recitato in film importanti come "Decameron n.3", "Paura in città", "Il...Belpaese". Ed è stato anche deputato nel '92, eletto nella lista Pannella e poi iscritto al gruppo misto per divergenze sull'utilizzo del rimborso elettorale.
E allora sigla ed ecco la voce di Gianni Elsner, con il racconto di una terribile giornata al mare a Lavinio e l'incontro con un bambino che voleva sapere cosa accadeva davvero nel mondo, senza guardare la tv. E poi il racconto dell'inizio a Radio Luna, in via Trionfale, con glin editori che non concepivano la radio parlata e lui che s'inventa "Stasera li butto" ovvero una collezione di dischi che nessuna radio voleva mandare in onda. Fino al 5 novembre del '76 e il debutto della "sua" radio, con la Sora Lella che porta la pastasciutta. Radio che è diventata di tutti: «perché c'è spazio per la libertà di espressione, poi è la gente che sceglie chi ascoltare o no». Bentornato Gianni.

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