Roma, Quattro fermi e tre arresti in un blitz della polizia. Ci sono anche i mandanti dell'omicidio di Andrea Fiore

La Procura Distrettuale Antimafia capitolina ha disposto perquisizioni locali nei confronti di ulteriori 15 indagati

Roma, fermate 7 persone dalla polizia: le accuse di omicidio e traffico di droga legate al metodo mafioso
di Camilla Mozzetti
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Martedì 12 Marzo 2024, 12:05 - Ultimo aggiornamento: 14:40

È legata alla doppia gambizzazione di Alex Corelli e Simone Daranghi avvenuta a Morena nel febbraio del 2023 e poi all’omicidio di Andrea Fiore (amico di Luigi Finizio freddato un anno fa in un distributore di benzina) l’operazione della Direzione distrettuale antimafia che, per mano della polizia di Stato, ha eseguito questa mattina un fermo di indiziato di delitto a carico di quattro soggetti ritenuti, a vario titolo, responsabili di omicidio, associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, sequestro di persona, incendio, lesioni aggravate, violenza privata e detenzione illegale di arma da fuoco, tutti aggravati dal metodo mafioso.

Le indagini

Utili alle indagini, come nella risoluzione dell’omicidio di Andrea Gioacchini, la collaborazione di uno dei pochi collaboratori di giustizia della scena romana. Contestualmente all’esecuzione del fermo, la polizia (dalla Squadra Mobile capitolina, equipaggi dello Sco e della Mobile di Frosinone fra gli altri per un totale di oltre 150 operatori impegnati) si è proceduto all’arresto differito di altre tre persone, “nel corso della realizzazione di “consegne controllate” di sostanza stupefacente, effettuate con l’ausilio di operatori “undercover” del Servizio Centrale Operativo - fa sapere la Questura di Roma - attraverso cui è stato possibile individuare i componenti di un gruppo di spaccio attivo sul canale Telegram”.

Le indagini hanno portato a delineare un quadro di spaccio che dalla Spagna arrivava in Italia, a Roma e in diverse zone dell’hinterland.

L’associazione si è avvalsa delle “modalità proprie delle organizzazioni di tipo mafioso, ponendo in essere - si legge ancora nella nota della Questura - omicidi, gambizzazioni, incendi di abitazioni civili e sequestri di persona, al fine di dirimere gli attriti sorti nell’ambito delle attività illecite del sodalizio”.

Nel corso delle indagini numerosi sono stati i riscontri probatori che hanno permesso di sequestrare 156 kg circa di sostanze stupefacenti, prevalentemente del tipo hashish, ed un arsenale di armi da fuoco, da guerra e clandestine, di cui disponeva il sodalizio e nel quale si sono contate 14 pistole di vario calibro, due fucili a canne mozze e due mitragliette.Contestualmente all’esecuzione del fermo, la Procura Distrettuale Antimafia capitolina ha disposto perquisizioni locali nei confronti di ulteriori 15 indagati avendo fondato motivo di ritenere che si possano rinvenire, all’interno delle abitazioni o dei luoghi di loro pertinenza, elementi indizianti funzionali a ricostruire il quadro probatorio a carico dell’organizzazione criminale per la quale si sta procedendo

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