Roma, tagli dal primo aprile all'assistenza ai disabili: bufera sul XII Municipio `

Roma, tagli dal primo aprile all'assistenza ai disabili: bufera sul XII Municipio `
di Gianluca Carini
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Mercoledì 27 Marzo 2024, 06:42

Per molti, nel Municipio XII, quell'ora a settimana era un momento di spensieratezza: un operatore a cui affidare un proprio familiare non autosufficiente. E nel frattempo, magari, fare la spesa oppure concedersi un piccolo svago. Invece, a partire da lunedì, salta tutto. Con un preavviso di pochi giorni.


«Con la presente si comunica la temporanea sospensione del progetto "Sostegno e valorizzazione del caregiver familiare" dal 1 aprile 2024». Comincia così la breve comunicazione ricevuta (non più tardi di due giorni fa) da centinaia di famiglie del Municipio XII, dove era stata inaugurata questa modalità di assistenza "a chiamata". Che funziona (ancora per poco) così: il lunedì si contattano i referenti, chiedendo la disponibilità di un assistente a domicilio in totale sono nove per un'ora o due a settimana, festivi compresi. Su circa 500 potenziali famiglie idonee quelle che effettivamente hanno beneficiato del servizio (lanciato nel dicembre 2022) sono state finora più o meno la metà, con 267 ore garantite in totale ogni settimana.


Qualche avvisaglia su un possibile stop era arrivata in realtà già a settembre, sempre per ragioni economiche: ma in quel caso, viene riferito, tra le pieghe del bilancio municipale erano spuntati i fondi per tirare fino a marzo. Ora, invece, i soldi sembrano davvero terminati.

LE TESTIMONIANZE

«Per me quell'aiuto settimanale era tutto: era una compagnia, una chiacchierata, un aiuto per la spesa» dichiara sconfortata Emanuela, 53enne che da mezzo secolo convive con una forma di emiparesi spastica su metà del corpo. «Se mi cadeva un oggetto, c'era qualcuno che mi aiutava a riprenderlo, dato che per me è complicato: io vivo con mio marito, ma lui lavora e i pomeriggi li passo da sola».

Nel caso di Emanuela, il taglio del servizio va a sommarsi ad altri problemi: «Il mio budget per l'assistenza è fermo dal 2004 e per pagare un operatore sanitario devo mettere di tasca mia 10 euro l'ora».


«Io sono sulla carrozzina, la mia caregiver è mia madre, ultraottantenne» spiega invece Barbara Fantoni. «Nei festivi, veniva qualcuno a darmi una mano con le mie necessità quotidiane. È assurdo che venga tutto sospeso da una settimana all'altra». Ma a disperarsi sono anche i familiari che assistono le persone con disabilità (i caregiver, per l'appunto). «Mio padre andava nel centro diurno per anziani fragili La Tavolozza, il cui servizio è stato sospeso poche settimane fa. Ora ci tolgono anche questo. Stanno tagliando tutto», sintetizza con amarezza Alessandro Capriotti.


Nella lettera inviata alle famiglie la sospensione viene imputata al «mancato trasferimento in tempo utile dei fondi regionali». Si tratta di 300mila euro l'anno che «abbiamo provato a coprire fino all'ultimo e per questo abbiamo comunicato la fine del servizio solo ora», afferma il presidente del Municipio XII, Elio Tomassetti. Accuse respinte dall'assessore regionale all'Inclusione sociale Massimiliano Maselli: «Noi abbiamo messo a disposizione del Campidoglio i fondi per i progetti sui caregiver, se non sono stati assegnati non è colpa nostra». In ogni caso, a rimetterci per ora sono le famiglie.
 

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