Sfida accettata? Prova a sfuggire agli ingorghi

di Maria Lombardi
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Venerdì 17 Marzo 2017, 00:05
16 miliardi di anni fa, qui ero nel garage dello Spirito Santo e lavoravamo alla creazione della luce. Sfida accettata
@Iddio

La meglio gioventù. Tutti belli, magri e positivi. Il tempo sta scherzando in questi giorni su facebook e instagram, gli anni fanno capriole. Come eravamo. Ricompaiono ciuffi insospettabili su fronti ormai deserte, spariscono pancette riluttanti, insieme alle rughe, al grigio, agli occhiali, rieccoci in costume senza un pietoso pareo sulle rotondità, eh sì, una volta non c’erano , la parola chiave di questo amarcord, profili alleggeriti di qualche decennio. Per ringiovanire senza passare per piacioni basta mettere un like sulla foto dell’amico che così figo non l’avete mai visto e adesso tocca a voi spararvi la posa. «Challenge accepted», e non si sa dov’è la sfida. Sarebbe mostrarsi la mattina appena svegli, con le occhiaie fino al mento. E invece a noi piace vincere facile. Ma è un gioco, divertiamoci pure. Senza dimenticare che la catena non nasce per giocare, parte lo scorso agosto in India per sensibilizzare i social sulla lotta al cancro. Il senso era pubblicare una foto in bianco e nero, chi sta male fatica a vedere colori. Una mamma inglese malata si è indignata, i selfie non servono ad aiutare la ricerca. Poi è arrivata qui e noi l’abbiamo buttata in caciara. C’è chi va all’origine, foto di spermatozoi. Seguiranno, chissà, foto di altre sfide, ma quelle vere e i romani saranno imbattibili. Eccomi sull’Olimpica alle 8 del mattino, siamo un miliardo, #sfidaaccettata. Eccomi accanto a un metro di rifiuti. Ciao, sono dentro una buca. Ma anche quando eravamo giovani, belli e magri Roma era una sfida?
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