Sanzionare i pizzardoni che indossano jeans e felpa

Sanzionare i pizzardoni che indossano jeans e felpa
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Venerdì 10 Gennaio 2020, 10:31
Questo è il caso perfetto in cui forma e sostanza coincidono, si fondono creando un impatto più che simbolico: la divisa è la forza che la divisa esprime. Premessa forse indispensabile per tornare sulla pacata e tuttavia severa ramanzina che il ministro dell'Interno Luciana Lamorgese ha indirizzato al corpo dei vigili urbani di Roma: «Noto che a volte gli agenti della polizia locale preferiscono andare in servizio in abiti civili», le sue parole.

Roma, vigili senza divisa: il ministro Lamorgese striglia gli agenti in jeans e felpa

Non si fa, non fa bene all'immagine. Bisogna mettersi in regola. E la regola è che la divisa ha una funzione: identifica immediatamente con quale autorità abbiamo a che fare, produce forte deterrenza e impone anche a chi la indossa correttezza di comportamenti. Sì, perché è il simbolo della intera categoria, poliziotto, carabiniere, vigile, e impegna il titolare dell'uniforme a rispettare il potere istituzionale che essa riveste. Molte eccezioni alla regola. Troppe. E così la divisa viene allegramente sostituita con le mantelline gialle, corpetti catarifrangenti da automobilista in panne. Il campionario è vastissimo. Trionfo del casual. Dai jeans alle scarpette da ginnastica, alle chiome al vento. Il balletto degli abiti purchessia dei vigili è un primato nero che neppure la giunta Raggi meriterebbe, se non ne fosse responsabile. E una multa ai vigili per abuso di mancato uso di uniforme, come la vedrebbe, sindaco?


 
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