Il commento di Maurizio de Giovanni
«Credo che una squadra con personaggi così diversi l'uno dall'altro, ognuno con la sua storie e il suo background, sia una novità nelle fiction italiane. E questo mi fa molto piacere», ha continuato De Giovanni. In altre parole, ha spiegato lo scrittore, «quello che cerco di fare è servirmi dei personaggi per dare chiavi diverse: Aragona, per esempio, serve alla chiave ironica, alla commedia». Sulla stessa linea narrativa si colloca un altro personaggio, Pisanelli, «anche se è un pò più malinconico e dolente». Lojacono, che nella serie ha il volto di Alessandro Gassmann, «è deputato all'action pura, all'azione puramente detta. La chiave sentimentale è declinata da Ottavia e da Palma . Romano, che non riesce a controllare la rabbia, risponde alla chiave dark. Insomma, io utilizzo i personaggi per raccontare storie diverse ma in una maniera sinfonica che dà luogo a un mood complessivo». Quanto alla regia, de Giovanni ha sottolineato che «Monica Vullo è un fior di professionista. Rimango molto legato, dico la verità, a quello che fece il compianto Alessandro D'Alatri che secondo me ha firmato le serie migliori sia di Ricciardi che dei Bastardi di Pizzofalcone. Ma è un fatto di gusto personale», ha concluso.