Russia
Il 10 ottobre, tre giorni dopo l'assalto di Hamas, Vladimir Putin ha puntato il dito contro gli Stati Uniti per l'escalation del conflitto Israele-Hamas. Come la Cina, anche la Russia si è astenuta dal condannare Hamas, fatto che sembra indicare una battuta d'arresto nelle relazioni bilaterali con Israele, tradizionalmente buone. I “russi d'Israele” sono moltissimi: la comunità russofona nello Stato ebraico è la terza più grande al di fuori della Russia. Per Putin questa guerra è un'ottima occasione per agitare, per l'ennesima volta, la sia idea di nuovo ordine mondiale che altro non è che una maggiore influenza russa. Il presidente russo ha riferito al primo ministro iracheno Mohammed Shia' Al-Sudani durante un incontro a Mosca: «Penso che molte persone saranno d'accordo con me che questo è un vivido esempio del fallimento della politica degli Stati Uniti in Medio Oriente».