Le prime reazioni
Teheran - nonostante nella notte abbia chiuso lo spazio aereo - ha minimizzato gli effetti del raid ed ha messo anche in dubbio sia stato direttamente lo Stato ebraico a metterlo a segno. Israele da parte sua non ha rivendicato i fatti di Isfahan, né li ha commentati ufficialmente. Anche gli Usa si sono tirati fuori. «Non siamo coinvolti - ha detto il segretario di Stato Antony Blinken - in alcuna operazione offensiva. Quello che posso dire è che stiamo lavorando alla de-escalation. Non voglio dire altro, non siamo stati coinvolti». Il G7 riunito a Capri ha subito invocato la de-escalation in un confronto che potrebbe portare ad una situazione dagli effetti imprevedibili. E ha deciso di puntare sulle ulteriori sanzioni contro l'Iran: «Alla luce delle notizie sui raid del 19 aprile, invitiamo tutte le parti a lavorare per prevenire un'ulteriore escalation. Il G7 continuerà a lavorare a tal fine».