Doppio omaggio a Sutri e Viterbo per Alessio Paternesi, l’artista della natura dal cuore etrusco

Doppio omaggio a Sutri e Viterbo per Alessio Paternesi, l’artista della natura dal cuore etrusco
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Venerdì 26 Aprile 2024, 06:15

Doppia celebrazione dell’arte di Alessio Paternesi (1937-2023). Presso la sede dell’Università degli studi della Tuscia, a Viterbo, nel complesso di Santa Maria in Gradi, è in corso fino al 31 maggio la mostra Ti accolgo nel cuore. Una passeggiata nei giardini di Alessio Paternesi. Un’altra grande esposizione a lui dedicata è invece in corso a Sutri, fino al 3 novembre, con oltre 120 opere presso il Museo di Palazzo Doebbing: Di terra, di luce, di aria. 
L’esposizione viterbese raccoglie una selezione di opere appartenenti ai due dei cicli pittorici più celebri dell'artista: I giardini incantati e I giardini di Piero. Un'immersione nella natura rigogliosa, superba, benigna, che accoglie e protegge tutti i viventi. 

Il valore della natura


Artista etrusco ed europeo al tempo stesso, Paternesi ha tentato di riportare l'essere umano al centro della natura, una natura metafisica e spirituale mai penetrabile fino in fondo, con colori e materiali fortemente impregnati delle sue radici. Pietro Paolo Lateano, direttore del Museo di Palazzo Doebbing, a Sutri, intende rendere omaggio a «un grande uomo il cui valore non è stato sufficientemente riconosciuto proprio nella terra che così tanto ha amato.

Fuori Italia Paternesi è, con le sue opere, parte della cultura del Novecento ma è in Tuscia che si annovera la produzione più rappresentativa del suo cammino di sperimentazione e ricerca».

 «La tua pittura ha l’odore della terra/ sa di creta e di fango, di rugiada all’alba/ d’ocre dorate, rossi cupi e silenzi/ sereni che riposano/ già in un cavallo, un gatto, una ragazza nuda», ha scritto di lui il poeta spagnolo Rafael Alberti. La mostra di Viterbo, che rientra nelle iniziative collegate al 45° anniversario dell’istituzione dell'Università degli Studi della Tuscia, è allestita nella Sala delle Monofore del Complesso di Santa Maria in Gradi. Al maestro è stato dedicato anche un premio, primo riconoscimento del genere aperto a tutta la comunità studentesca dell'Università della Tuscia.

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