Maria Callas, a cento anni dalla nascita mostre, concerti e il film con Angelina Jolie in omaggio al soprano che rivoluzionò la lirica

E' Callasmania per svelare il mistero di una donna e di un’artista che ha lasciato un’impronta indelebile nell’immaginario collettivo.

Il soprano Maria Callas nata a New York il 2 dicembre 1923
di Simona Antonucci
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Sabato 2 Dicembre 2023, 12:05

Usignolo del ventesimo secolo, flusso di energia vitale, divina: a cento anni dalla nascita della leggendaria cantante ((New York, 2 dicembre 1923), è Callasmania. Mostre, speciali televisivi, spettacoli teatrali e concerti, ripubblicazioni di dischi, memorie (ad Atene è appena stato inaugurato un museo a lei dedicato), per svelare il mistero di una donna e di un’artista che ha lasciato un’impronta indelebile nell’immaginario collettivo. Cambiato per sempre il mondo della lirica e impresso tracce di un’estetica indimenticabile.

IL DEBUTTO ALLA SCALA

Talento indiscutibile, ma anche personalità esplosiva, il soprano greco, nato negli Stati Uniti, è passato alla storia per la sua voce unica, in opere di Donizetti, Bellini, Rossini, ma anche Verdi, Puccini e Wagner. Dopo essersi esibita nei maggiori teatri degli Stati Uniti e italiani, nel 1951 debuttò alla Scala, a Milano, dove si stabilì per quasi un decennio. E da lì, successi e avvenimenti tempestosi (nel 1958 all’Opera di Roma, alla presenza del presidente Gronchi, abbandonò la scena), scandali (era ancora sposata con l’imprenditore Meneghini quando cominciò la liaison con Onassis), contrasti (la rivalità con la collega Renata Tebaldi infiammò i rotocalchi) e prove sublimi come il film Medea di Pier Paolo Pasolini, cui restò legata da una profonda amicizia.

I CHILI E L’AMORE

Sfiorò i cento chili e ne perse quaranta, sfiorò la felicità sposando l’armatore greco Aristotele Onassis e perse la luce con la separazione: dolore che l’accompagnò nell’ultima parte della sua vita, tanto che molti sostengono che si spense a soli 53 anni, per il sogno infranto. Ritiratasi a Parigi è morta precocemente nel 1977, lasciando il ricordo delle sue esibizioni, ma anche del suo fascino e del suo temperamento, che l’hanno consegnata alla storia come una diva assoluta, avvolta da leggende e curiosità. Che oggi riaffiorano. Anche in profumo, con la creazione di una fragranza ad personam, si chiama Maria Callas, commissionata dalla Maria Callas Estate, istituzione che custodisce l’eredità culturale e materiale della cantante, ai maestri veneziani, Merchant of Venice, per tradurre in aroma tutto quello che Callas è sempre stata e che continua a essere.

Amy Winehouse e Adele

Charme basato su un naso importante, mediterraneo, occhi grandi incorniciati dall’eyeliner e pettinature sceniche anche quando era in spiaggia, il suo look che molti hanno copiato, viene riproposto su copertine di riviste di moda: le sue imperfezioni, il trucco bold (ripreso poi da Amy Winehouse e Adele), le acconciature esagerate, le sopracciglia ad ali di gabbiano, insieme con le sue inquietudini e una vita sentimentale tumultuosa, sono approdate anche sul set internazionale del film Maria del regista cileno Pablo Larraín che vede Angelina Jolie nei panni della leggenda, con Pierfrancesco Favino, Valeria Golino come la sorella maggiore Jackie e Alba Rohrwacher. E alcune scene sono state girate nei giorni scorsi proprio alla Scala, dove sta per debuttare Don Carlo, titolo verdiano che l’ha vista protagonista, e dove è stata appena inaugurata la mostra Fantasmagoria Callas, per celebrarne il mito. Non solo collezioni di foto e locandine: sono stati chiamati per l’omaggio artisti contemporanei a ricreare le illusioni sceniche e i sentimenti che Maria Callas ha saputo ispirare nel corso del tempo. Ci sono quindi, insieme con una selezione di costumi e foto di scena (alla Scala, la Callas è stata interprete di 23 titoli d’opera in 28 spettacoli dal 1950 al 1961, tra cui 6 inaugurazioni di stagione), i contributi di Giorgio Armani, del musicista e compositore Alvin Curran, degli artisti contemporanei Latifa Echakhch e Francesco Vezzoli e del regista Mario Martone.

CALLAS DAY

Per il Callas Day, sempre a Milano, ingresso gratuito alla mostra di ritratti presso le Gallerie d’Italia. Anche Roma la celebra. Al Parco della Musica, oggi e domani va in scena Maria Callas Master Class interpretato da Mascia Musy che ne ripercorre la vita, l’arte, l’ascesa attraverso le lezioni che la Callas ha tenuto alla Juilliard School di New York dopo il ritiro dalle scene. Domani, al Teatro Palladium, la presentazione del volume Mille e una Callas. Voci e studi, curato da Luca Aversano e Jacopo Pellegrini. E alle 20 è in programma Kalós-Callas: collage, testo di Valerio Magrelli, musiche di Bruno Moretti e Franco Piersanti, sul podio della Roma Tre Orchestra.

MONICA BELLUCCI

Oltre alla Jolie, al cinema hollywoodiano e al teatro, è scesa in campo anche Monica Bellucci, protagonista del documentario Maria Callas: Lettere e Memorie, diretto da Tom Volf e Yannis Dimolitsas, e presentato alla Festa del Cinema di Roma. E Silvia D’Amico che la racconta portando sullo schermo il suo immenso talento e la sua carismatica personalità in Illuminate, la docuserie prodotta da Anele in collaborazione con Rai Cultura, in onda questa sera alle 19.15 su Rai Storia. Il teatro La Fenice non poteva mancare all’appello: fu proprio lì che trovò una svolta importante alla sua carriera artistica, debuttando a soli 24 anni con il Tristano e Isotta di Wagner. E Venezia fu anche testimone della sua storia d’amore con Onassis e custodisce in teatro fotografie, documenti e locandine che ci restituiscono alcuni momenti essenziali e preziosi della vita di una giovane artista destinata a diventare mito.

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