IL TRAILER
L’incubo, però, potrebbe non essere ancora finito. Venerdì scorso infatti il gruppo Warner Bros. Discovery ha annunciato l’arrivo, per il prossimo 6 e 7 maggio in Inghilterra su Channel 4 (in Usa in streaming sui Max e in Italia su Discovery+, ancora senza una data), di un documentario in due parti, Spacey Unmasked, dedicato alla vita dell’attore e corredato da una serie di dichiarazioni in esclusiva. A parlare saranno alcuni uomini, si legge nella sinossi ufficiale, “che non sono legati al processo”.
Dal trailer, diffuso l’altro ieri online, è facile intuire il tenore delle loro dichiarazioni: «Mi sono trovato in una situazione di quelle in cui sai che stai per venderti l’anima», dice una voce maschile. E un altro uomo: «Non era un ragazzo qualsiasi. Era Kevin Spacey». Il progetto, in lavorazione per Channel 4 già dal 2022 per la regia di Katherine Haywood, si definisce nelle note come “uno sguardo forense a un uomo che una volta era uno degli attori più ammirati e rispettati del mondo” e che, “attraverso interviste mai viste prima e materiale d’archivio, ripercorrerà la sua vita dall’infanzia ai primi successi a Broadway, fino all’ascesa stellare a Hollywood”.
Ma il piatto forte, si capisce, sarà “la spettacolare caduta dall’Olimpo di Kevin Spacey, avvenuta a causa di accuse di molestie sessuali. Questo documentario in due parti indagherà la condotta dell’attore e presenterà le testimonianze di numerosi uomini non collegati a quel caso, che racconteranno, quasi tutti per la prima volta, la loro esperienza diretta con Kevin Spacey”. La notizia non ha colto di sorpresa la star, che attraverso un suo legale ha voluto replicare con il consueto sarcasmo: «Sono onorato di recitare nel mio primo film con la Warner Brothers dopo molti anni. Spero che l'Academy prenda nota anche del grande talento degli attori meno famosi nella pellicola", ha dichiarato.
LE GRANE
Il documentario si aggiunge alle altre “grane” che l’attore deve ancora risolvere: per esempio le azioni legali da 150 milioni di dollari messe in campo dalla casa di produzione Mrc per recuperare i danni subiti quando, a causa delle denunce contro Spacey, fu costretta ad abbreviare e riscrivere l'ultima stagione della serie House of Cards di cui l’attore era protagonista. Era il 2017, l’anno della denuncia di Anthony Rapp e di otto componenti del cast di House of Cards, che portarono al licenziamento dell’attore dalla serie Netflix e dal film Tutti i soldi del mondo di Ridley Scott. Ora, a sentire chi era con lui sul set romano di The Contract, per l’attore ci sarebbe la fila: «Ci ha chiesto di non sforare con i tempi della produzione perché subito dopo l’assoluzione gli stavano arrivando molti ingaggi», ha detto la sceneggiatrice del film, Eva Henger.
IL RITORNO
Il primo progetto con cui è tornato al cinema, a fine marzo e in un numero limitato di sale, è stato il noir Peter Five Eight, accolto non proprio in trionfo. Oltre al film italiano, in cui recita nella parte di un inquietante paziente di una clinica psichiatrica, Spacey sarà il protagonista di The Bleeding Ground, un thriller in pre-produzione sugli interessi dei petrolieri inglesi in Nigeria. Non proprio il genere di film che “frequentava” al tempo degli Oscar - nel 1996 per I soliti sospetti, nel 2000 per American Beauty - ma è un inizio. Sempre che il documentario di Warner Bros. Discovery non porti alla luce una nuova verità.
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