Mourinho e gli arbitri, scontro infinito: altra inchiesta dopo le proteste

L'attacco di Ulivieri dopo il pareggio di Monza e le proteste del tecnico giallorosso

Mourinho e gli arbitri, scontro infinito: altra inchiesta dopo le proteste
di Alessandro Angeloni
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Venerdì 5 Maggio 2023, 07:40

La spaccatura netta tra Mourinho e gli arbitri parte da lontano. Senza tornare ai tempi dell'Inter, le manette, a quelli del Real Madrid, con il "por qué" urlato più volte per chiedere spiegazioni - dopo un'eliminazione in semifinale di Champions con il Barça - che non sono mai arrivate, basta andare dietro di un anno o quasi. La scorsa estate, il designatore arbitrale, Gianluca Rocchi, era stato molto chiaro: soffocare ogni tipo di show in panchina. Messaggio rivolto soprattutto a Mou, che nella stagione precedente ha portato avanti una battaglia personale contro i direttori di gara, spesso con proteste plateali in campo, oltre che davanti a un microfono. La conseguenza? Squalifiche a pioggia per lui e per i suoi assistenti. Messaggio evidentemente non raccolto né da Mou né dai suoi collaboratori: anche quest'anno, provvedimenti in serie nei confronti di tutti i mourinhani presenti in panchina. Da Serra siamo passati a Chiffi, ma poco cambia. La Procura federale ha aperto un'inchiesta nei confronti di Mou - e della Roma per responsabilità oggettiva - e delle sue dichiarazioni «lesive» nei confronti del direttore di gara di Padova. José ha chiesto a Rocchi di "squalificarlo", lo ha definito «tecnicamente scarso», con «zero empatia» e «il peggiore che mi sia mai capitato in carriera». Aggiungendo anche che «per difendersi» aveva portato un registratore in tasca, per evitare di essere frainteso come nel caso Serra in Cremonese-Roma, in quel caso è poi arrivata - dopo letture più o meno improbabili dei labiali - la doppia squalifica per il tecnico giallorosso e qualche settimana dopo il deferimento - che quasi dava ragione al portoghese - dell'arbitro torinese, in quell'occasione assistente di Piccinini.

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LE VOCI DI DENTRO
La Procura chiederà conto anche di questo fantomatico registratore, una sorta di microspia. Mou, insomma, rischia il deferimento e conseguentemente la squalifica, ma non per la sfida contro l'Inter: la procura Figc accusa Mourinho di violazione degli articoli 4.1 e 23.1 del codice di giustizia sportiva, la Roma chiederà accesso agli atti a seguito della chiusura indagini e avrà quindi a disposizione una settimana per preparare la strategia difensiva. Il tecnico del Monza, Raffaele Palladino, dopo la partita era stato molto duro con Mou e i suoi collaboratori: «Quello che fanno in panchina non mi capita mai di vederlo. E' uno scandalo». Ma la storia del registratore - che José aveva sul serio - ha mandato su tutte le furie Renzo Ulivieri, "capo" degli allenatori. «Che sono dalla parte degli arbitri, senza se e senza ma, anzi, senza Mou.., mi verrebbe da chiosare. Ma non c'è molto da scherzare, anzi!». Il presidente dell'Assoallenatori entra a gamba tesa: «Le dichiarazioni di Mourinho sono gravi e inaccettabili. Ammettere di essere andato in panchina con un microfono per registrare i colloqui tra lui e il gruppo arbitrale, giustificando una scelta da lui definita difensiva, prefigura, anche come sola ipotesi, un'azione che mina alle fondamenta l'intero sistema, in una sorta di tutti contro tutti. Onorabilità e garanzie per ogni tesserato debbono essere assicurati dagli organismi preposti. Non si tratta di alimentare alcuna contrapposizione personale. Giusto un mese fa l'Aiac aveva applaudito Mourinho, per il suo gesto rivolto ai propri tifosi, in sostegno di Stankovic, che veniva insultato. È questa l'immagine che vorremmo venisse coltivata da un allenatore di simile carisma. Una qualità che deve accrescere il suo senso di responsabilità».
 

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