Ettore, il gatto ucciso per aver camminato sul cemento fresco: il vicino ora rischia una pena pesante

La radiografia di Ettore, il gatto ucciso con un colpo di fucile
di Egle Priolo
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Martedì 9 Gennaio 2024, 16:52

PERUGIA - Ettore è morto per aver camminato sul cemento fresco e ora chi lo ha ucciso va a processo. E rischia, se ritenuto colpevole, una pena pesante. L'accusa? Aver ucciso con un colpo di fucile il gatto dei vicini, letteralmente trivellato dai pallini dell'arma da caccia. I fatti sono avvenuti a metà dello scorso mese di ottobre nella frazione Vaccara di Gualdo Tadino e nei confronti dell'uomo, un 73enne, il sostituto procuratore Giampaolo Mocetti ha presentato una richiesta di giudizio immediato.

L'uccisione di Ettore, un gattone grigio abituato a passeggiare anche fuori dall'abitazione dei suoi padroni, aveva scosso non solo la comunità gualdese, ma anche le associazioni ambientaliste, con le proteste della Guardia nazionale ambientale e pure la denuncia anticipata dall'Organizzazione internazionale protezione animali, tutti sconvolti dalle modalità dei fatti, con il colpo esploso in un centro abitato e anche da posizione ravvicinata, considerando il numero e la “rosata“ dei pallini che ha escluso l'incidente. Tanto che, oltre ai proprietari di Ettore, risultano come parti offese anche le associazioni “Zampe che danno una mano” (assistita dall'avvocato Giada Bernardi), “Rispetto per gli animali” (avvocato Giulio Muceli) e “Gaia animali e ambiente“ (associazione assistita dagli avvocati Francesco Gatti e Isabella Cacciari).
Il corpo del piccolo Ettore venne trovato in un campo poco distante da casa da un vicino e, dopo la denuncia contro ignoti presentata dalla proprietaria, i carabinieri forestali di Gualdo Tadino sono arrivati al 73enne, grazie alle indagini e soprattutto alle testimonianze. Almeno due residenti della zona, infatti, quel 12 ottobre, nel pomeriggio, hanno raccontato ai carabinieri di aver sentito «il rumore di uno sparo molto vicino». Una coppia ha poi ricordato di aver visto l'uomo imprecare e «manifestare soddisfazione» mentre lanciava il corpo del gatto nel terreno vicino afferrandolo per la coda. Esattamente lì dove lo ha trovato un altro abitante della frazione che lo ha riconosciuto e ha riconsegnato la carcassa alla sua proprietaria. All'esito quindi delle indagini, che hanno anche dimostrato il possesso di alcune armi da parte del 73enne, i carabinieri lo hanno denunciato per uccisione di animale ed esplosioni pericolose, che prevedono pene da 4 mesi a 2 anni.
L'uomo inizialmente ha spiegato di aver reagito così perché il gatto aveva camminato su una gettata di cemento fresco appena realizzata nella sua proprietà, ma comunque gli furono ritirate tre armi da fuoco e oltre 500 cartucce detenute legalmente.

Adesso la parola passa al giudice.

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