Regione, nomine Partecipate, gli ordini professionali: «Escludere Terni penalizza tutta la comunità» E non sono rispettate le quote rosa

Regione, nomine Partecipate, gli ordini professionali: «Escludere Terni penalizza tutta la comunità» E non sono rispettate le quote rosa
di Aurora Provantini
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Sabato 20 Giugno 2020, 09:56

Quelle nomine sono una scelta grave e sbagliata non solo per Terni, ma per tutta la comunità regionale”. Luca Diotallevi, presidente dell’Azione Cattolica di Terni, Narni, Amelia e professore di sociologia, interviene sulla scelta della Tesei di mettere perugini alla guida delle partecipate della Regione. “Innanzitutto è profondamente anomalo che la politica possa ancora attribuire cariche in ambiti tanto diversi dal suo. Così la Regione non è al servizio della società umbra, ma cerca solo di estrarne ciò che serve al suo ceto. La alternanza tra centrodestra e centrosinistra, invece di far saltare questo impianto, gli ha dato continuità. Ormai, Regione e società umbra sono due entità diverse e la società umbra deve difendersi dalla Regione, si pensi solo allo stato in cui versa la sanità. La Regione ha il cuore nei palazzi perugini, la società umbra pulsa altrove”. Si scagliano contro la governatrice umbra anche gli ordini professionali della provincia di Terni. Pino Donzelli, presidente dell’ordine dei medici ricorda che "i medici della provincia di Terni stanno aspettando tutta una serie di provvedimenti e di nomine nella sanità. La soluzione trovata sulle nomine regionali ci preoccupa molto. C'è una commissione che si occupa della situazione della sanità di Terni, con sede a Perugia, che non si è mai riunita. Fino a questo momento non abbiamo detto nulla, perché eravamo in emergenza Covid-19 e dovevamo preoccuparci di salvare le vite degli ammalati. Ma queste scelte ci sconcertano. Terni con le sue industrie ha dato lavoro per decenni a tutta l'Umbria, ora la Conca ha bisogno del terziario e di una sanità forte." Marco Struzzi, presidente dell’ordine degli architetti sostiene che “la rappresentanza ternana è un aspetto importante per il riequilibrio territoriale”. “Comunque credo che le scelte - afferma Struzzi - debbano ricadere su profili professionali individuati secondo criteri di competenza per i ruoli che andranno a ricoprire. Vero è che a coordinamento della rete tecnica delle professioni dell’Umbria è stato individuato un architetto (Livio Farina di Orvieto, ndr) che le rappresenta tutte.” Sandro Corradi, ingegnere, afferma che “le relazioni economiche, industriali e politiche non si inventano né si improvvisano ma si costruiscono nel tempo. Per tale motivo mi auguro che le nomine, non ancora completate, assicurino una valida sponda al territorio ternano, in virtù del suo forte peso nell'economia regionale. Sponda che dovrà avere una imprescindibile ricchezza di competenze e di conoscenze delle dinamiche in atto”. Fabio Paparelli, consigliere regionale del Pd, critica l’esecutivo di Palazzo Donini per “lo strabismo che sta penalizzando l’Umbria del sud”. Segnala di aver presentato una proposta di legge per spostare a Terni la sede dell’Agenzia regionale per l’ambiente. Ricorda che quando era presidente (facente funzione) della giunta regionale ha lasciato “Ater”, “Umbria Digitale”, “Gepafin” e “Umbria Salute” nelle mani di quattro professionisti ternani, selezionati utilizzando il criterio di merito e di territorialità. “Chi ha fatto la campagna elettorale all’insegna dello slogan Prima Terni avrebbe dovuto essere coerente invece di mettere la Conca all’ultimo posto” - chiosa Paparelli. Solleva anche la questione quote rosa: “Abbiamo sempre garantito la parità di genere nelle articolazioni degli organismi plurali, come previsto dalla legge, mi auguro che almeno questo aspetto, venga preso in considerazione”. Trapela forte irritazione anche in Forza Italia e Fratelli d’Italia, non solo per la rosa dei nomi, ma anche per il fatto che tra questi ci sia solo una donna.

Le competenze vanno individuate anche in campo femminile. Non è possibile che non ci sia una professionista in grado di ricoprire un ruolo di rilievo. 

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