Terni. Nuova Ztl, la giungla dei cartelli e la sosta selvaggia non si ferma

Terni. Nuova Ztl, la giungla dei cartelli e la sosta selvaggia non si ferma
di Aurora Provantini
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Sabato 16 Marzo 2024, 14:06

«Pedoni a sinistra». La segnaletica spuntata ieri in via Manassei è inequivocabile. Lì il marciapiede è uno soltanto e l'invito è ad utilizzarlo. Non che si incorra in sanzioni amministrative ma con la rivoluzione in atto all'interno della Ztl, meglio stare attenti a dove si passa. Ieri la gente era impietrita. Attenta a muoversi persino a piedi o ferma sotto ai cartelli stradali che indicano divieti e restrizioni. Il centro città "setacciato": «Qui non ci possiamo più transitare, la c'è scritto che con il permesso che abbiamo ci fanno entrare..». I residenti, tutto il santo giorno in esplorazione di vicoli e piazze con la mappa in mano. «Non abbiamo capito bene cosa cambia» - si leva un coro unanime. «Noi che abitiamo nel quartiere Clai, invece, abbiamo capito che la macchina ce la possiamo pure vendere» - dice Ludovica B. In quella parte di centro la viabilità è cambiata due volte negli ultimi sei mesi: quando è stato inaugurato il cantiere del Verdi è stato introdotto un unico senso di marcia su tre vie e quando è stata chiusa di via Sant'Agape sempre a causa dello stesso cantiere, di nuovo cambio. A parte quei residenti provati dai lavori sempre in corso, come nel caso di largo Cairoli, molti cittadini non vedevano l'ora di avere un provvedimento che limita la presenza di auto in centro. «Noi commercianti soprattutto - conferma Daniela Sforna noi siamo sempre stati a favore di un centro bello, pulito, ordinato. Invece le ritrovavamo anche davanti alle nostre vetrine». Non che ieri, primo giorno rivoluzione, non ci fossero le auto parcheggiate dove non avrebbero neppure potuto transitare corso Tacito, corso Vecchio, piazza Solferino, piazza della Repubblica, largo Elia Rossi Passavanti, via Petroni, piazza dell'Olmo ma c'era più monopattini e biciclette. Beatrice De Santis, con il centro di estetica in via Carrara ed il permesso di tipo A (artigiano) ha deciso di lasciare l'auto nel parcheggio a pagamento : «Se una cliente mi tarda o se devo sistemare le cabine non posso rischiare di prendere la multa. Da oggi (ieri, ndr) sono autorizzata a passare sotto ai varchi fino alle 20».

 

I commercianti di corso Vecchio hanno fatto di più: sono andati incontro ai corrieri che si sono fermati prima delle telecamere. Per le consegne la fascia oraria di accesso alla Ztl, da ieri, è dalle 4 alle 10. Ma questa è bella è la stessa per le aree interdette. Nel regolamento c'è scritto che a parte i mezzi di soccorso, nella aree interdette non può passare nessuno, nell'ordinanza pubblicata alle ore 17 del 14 marzo (sette ore prima dell'entrata in vigore), arriva la deroga. L' oggetto: "Riassetto della Ztl, delle Aree pedonali urbane e istituzione delle Aree interdette. Annullamento e sostituzione ordinanza municipale N°45330 del 14/03/2024" . Stesso giorno due comandi differenti. «Hanno dovuto prendere atto dell'assurdità di quello che si erano ostinati a regolamentare», il commento durissimo di Cosmina Ioan, commerciante storica di via Roma.

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«Dura io? Duri loro di "comprendonio"! Ma si può pensare di interdire al traffico un'area piena zeppa di attività economiche? Se non fai passare i mezzi per la consegna delle merci, i negozi che dovrebbero vendere, le chiacchiere? Glielo abbiamo detto e ridetto che era irragionevole isolarci. Hanno voluto scrivere nel regolamento che nelle aree interdette al traffico non poteva transitare altri che i mezzi di soccorso e poi, hanno rettificare il tutto. Non mi sembra un buon inizio. E comunque se si vuole arrivare a chiudere il centro al traffico si deve procedere per gradi e senza penalizzare chi lavora in centro».
Per la Ioan il problema del carico e scarico merci è il principale. Per tutti: per quelli che si trovano nella Ztl e ancor più per quelli che insistono nelle aree pedonali e interdette.

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