Umbertide, imprenditore cade e muore mentre taglia un albero

Pasquale Pietro Mencagli aveva 64 anni. L'incidente sotto gli occhi del fratello

Pasquale Pietro Mencagli
di Walter Rondoni
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Mercoledì 20 Marzo 2024, 10:46

Strage continua, stavolta in campagna. Strage che non risparmia nemmeno chi non è un pivellino. E Pasquale Pietro Mencagli, 64 anni, residente a Trestina di Città di Castello, non lo era. Stava lavorando in località Cerretino, tra Verna e Calzolaro, sulle colline che guardano al Tifernate. Intorno a mezzogiorno l’incidente dove ha perso la vita. Sarebbe scivolato sul terreno, forse su un viottolo in leggera pendenza, ed avrebbe battuto la nuca su un tronco. Ma i tecnici del Servizio per la prevenzione e la sicurezza negli ambienti di lavoro della Usl Umbria 1 non escludono alcuna ipotesi. Pasquale Pietro era insieme al fratello, contitolare dell’azienda di famiglia specializzata nel taglio del bosco, ed a una squadra di operai. Loro hanno dato l’allarme, dando subito impulso alla macchina dei soccorsi che, purtroppo, si è dovuta arrendere di fronte al decesso avvenuto, a quanto si apprende, sul colpo. Inutile, dunque, la corsa dell’ambulanza come l’intervento dell’elisoccorso Nibbio, atterrato sul campetto da calcio, ormai dismesso, di Verna, non lontano dal luogo della tragedia. Sul posto anche i vigili del fuoco dal distaccamento tifernate, i carabinieri forestali della stazione di Umbertide, la Polizia Locale umbertidese. La moglie del 64enne, Margherita Bicchi, è stata avvertita da una telefonata sul posto di lavoro, una nota sartoria di Città di Castello.

Uno dei due figli della coppia è dipendente di una spa di Trestina, leader nella costruzione di macchine per l’agricoltura. Insieme al cordoglio per la scomparsa di un imprenditore conosciutissimo e stimato, sono in molti a non spiegarsi il perché dell’incidente. Pasquale Pietro Mencagli, un omone alto quasi due metri, robusto, era considerato molto esperto nel proprio lavoro. Dopo un primo esame esterno effettuato sul posto dal medico legale, la salma è stata messa a disposizione dell’autorità giudiziaria. Il pm titolare del fascicolo avrebbe già disposto l’autopsia da effettuare al Santa Maria della Misericordia di Perugia. Esame già previsto, a quanto trapela, anche per Claudio Dini, 63 anni, pensionato, plausibilmente stroncato da un malore. Non sentendolo al telefono né vedendolo rientrare a casa per pranzo, i familiari sono andati a cercarlo a Pierantonio, dove stava potando gli ulivi nel terreno di un amico. Qui il medico legale ha effettuato una prima ricognizione esterna del corpo in attesa delle risultanze necroscopiche. L’indagine è svolta dai carabinieri della Stazione di via Spoletini.

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