Spuntano le transenne all’ingresso della ex chiesa della Pace. Messe lì martedì all’insaputa del Sodalizio dei Facchini di Santa Rosa, appena un mese prima delle porve di portata. Che, a questo punto, dopo decenni rischiano di svolgersi altrove. Dalla facciata dell’edificio si è staccata una parte delle decorazioni, quindi palazzo dei Priori ha dovuto provvedere d’urgenza a delimitare l’area di ingresso, senza però avvertire i Facchini. Che non l’anno presa benissimo.
Per il presidente del Sodalizio, Massimo Mecarini, un piccolo sgarbo istituzionale. «Magari una telefonata ce la potevano pure fare - spiega - per dire che avrebbero dovuto transennare la chiesa, o che la stavano transennando, per avvertirci che avremmo dovuto avere un po’ di pazienza, per rassicurarci su che tipo di intervento c’è necessità di fare, quanto durerà. Me lo vuoi dire o no?». I Facchini vanno lì praticamente tutti i giorni, «perché ci sono i materiali del Sodalizio: se mi chiudi l’accesso almeno vuoi farmelo sapere? Se poi la cosa dovesse essere protratta nel tempo per fare degli interventi dobbiamo organizzarci, perché dal 20 al 22 giugno abbiamo le prove di portata. Dovremmo farle altrove».
Un luogo alternativo c’è? «Ci stiamo pensando. Alla fine si trova - dice Mecarini - ma ne serve uno spazioso, in grado di accogliere chi vuole venire a vedere, perché è giusto che la gente assista. Serve spazio anche a noi, serve per collocare il punto del medico infermieristico. Stiamo valutando. Ad oggi però non c’è nessuno che si è degnato di farci una telefonata».
L’assessore ai Lavori pubblici Stefano Floris spiega cosa è successo. «Martedì - racconta - è caduta una piccola parte delle decorazioni che sono sulla facciata, da circa tre metri di altezza sul sagrato della chiesa, sulla scalinata.
Quanto resterà così la chiesa ancora non è preventivabile, insomma. «Stiamo valutando quale potrà essere l’intervento e se ci sarà necessità di farlo». Sulle lamentele del presidente del Sodalizio, Floris prova a rassicurare così: «Stiamo valutando sia con i restauratori, sia con gli architetti del Comune se sia il caso di lasciare le transenne, se toglierle o se mettere strutture più importanti. Tra qualche giorno faremo sapere sicuramente qualcosa».
Massimo Chiaravalli
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