Rudy Guede accusato di violenza sulla ex, si scava ancora nel telefono della vittima

Una richiesta che sarebbe stata dettata dal fatto che mancherebbe all’appello una foto che la difesa ha inserito nella denuncia

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di Maria Letizia Riganelli
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Sabato 18 Maggio 2024, 07:00

Violenza sessuale sulla ex si scava ancora nel telefono della vittima. Non è bastata una semplice perizia sul dispositivo per recuperare tutti i messaggi e le chat intercorsi tra Rudy Guede e la sua ex fidanzata. Ma ne servirà un’altra. Anzi un supplemento. A richiederlo è stata ieri durante l’udienza davanti al gip l’avvocato Carlo Mezzetti che assistite Rudy Guede. Una richiesta che sarebbe stata dettata dal fatto che mancherebbe all’appello una foto che la difesa ha inserito nella denuncia.

Le perizie

La prima perizia (e anche il supplemento aggiunto ieri) è stata eseguita dal perito superpartes Luigi Gruttadauria di Roma che anche ieri mattina in aula ha ricostruito tutta la cronologia di foto e messaggi (anche quelli eliminati) tra la presenta vittima e l’ivoriano. Il 37enne è accusato di violenza sessuale, lesioni e maltrattamenti. La relazione dell’esperto non si è però conclusa. Il perito tornerà in aula anche il 18 luglio prossimo per terminare di illustrare il lavoro e il supplemento di perizia che gli è stato affidato. «Siamo soddisfatti - ha affermato l’avvocato Guido - perché il perito ha confermato che i messaggi e le foto che avevamo allegato alla denuncia sono autentici. riteniamo che il perito ha agito in maniera esemplare e non abbiamo riserve in merito. Abbiamo centinaia di prove contro Rudy Guede, non sarà una fotografia che non so trova a cambiare le cose». Le indagini sul 37enne per le vessazioni sulla ex, condotte dalla squadra mobile e coordinate dalla pm Paola Conti, sono scattate in estate dopo la denuncia della vittima che si è rivolta alla polizia raccontando di aggressioni e rapporti sessuali contro la sua volontà avvenuti tra il 2022 e il 2023. La ragazza ha, inoltre, consegnato i referti medici delle lesioni che le sarebbero state provocate dal 37enne e per cui è dovuta ricorrere alle cure dei sanitari. Guede fin dal primo momento ha sostenuto di non averle mai fatto del male e di non ricordare alcuno degli episodi di violenza e maltrattamenti di cui la ex lo accusa, di averla sempre rispettata durante la relazione.

A mancare tra le prove sarebbe una foto. «Si tratta di una foto che è stata cancellata - dice ancora l’avvocato Francesco Guido -. Ma siccome il perito ha cercato sia i file salvati che quelli cancellati, non è ancora detto che non venga fuori. In ogni caso, ci tengo a sottolineare che non è fondamentale ai fini dell’accusa. E lo dico anche a nome della mia assistita, che è molto provata per quello che ha subito e per la paura di non essere creduta, come tutte le donne nella sua stessa situazione, nonostante ci siano ben altri elementi di prova. Anche all’interno dello smartphone, a partire dagli scambi di messaggi e chat, sua con l’indagato che non altre persone».

Il perito per svolgere il supplemento di indagine ha chiesto 70 giorni di tempo, necessari per effettuare tutte le verifiche del caso. Poi tornerà in aula e illustrerà il contenuto dello smartphone, sia quello palese che quello che è stato cancellato. «Ribadisco - ha concluso il difensore della 24enne - siamo sereni, abbiamo molte prove».

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