Anfore romane in giardino, spuntano altri casi a Giulianova. Indagano i carabinieri

Anfore romane in giardino, spuntano altri casi a Giulianova
di Francesco Marcozzi
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Lunedì 18 Marzo 2024, 07:32

 Berardo Racinelli, a 94 anni, dovrà comparire in tribunale davanti ai giudici per aver tenuto in giardino a Giulianova due anfore che aveva pescato oltre quaranta anni fa, quando era motorista del motopeschereccio “Castrum”. Nella rete da pesca ne erano finite una decina e, una volta issate a bordo e in parte ripulite, i marinai se l’erano spartite tra di loro per ornare case e giardini. Nessuno sapeva di stare commettendo un reato.

«Non ho capito che bisognava denunciare l’essere entrati in possesso di quelle anfore, che sono state classificate come romane - dice Racinelli - altrimenti l’avremmo fatto. Posso dire che allora se ne pescavano in continuazione e le case di molto marittimi giuliesi, ma anche di altre zone, possono vantare di possedere questi reperti. Confermo che noi ne pescammo una decina e ce le spartimmo tra di noi, qualcuno neanche le voleva, e ho saputo che alcuni ex marinai hanno già ricevuto la visita dei carabinieri del Nucleo speciale dell’Aquila e le hanno dovute consegnare, anche loro dovranno rispondere dello stesso reato. Le mie non le hanno potute portare via perché le ho sistemate in due treppiedi e tentare di tirarle fuori avrebbe potuto farle rompere».

E così Racinelli è ora indagato. «Tenuto conto che le anfore sono inamovibili - si legge nel verbale - vengono affidate in custodia giudiziaria all’indagato nelle rispettive posizioni attuali, e viene avvisato degli obblighi di custodia ovvero di conservare e presentare e cose ad ogni richiesta dell’autorità giudiziaria e di questo Nucleo operante nonché delle pene previste dalla legge penale per chi trasgredisce ai doveri di custodia».

Racinelli è indagato in base all’articolo 518 quater del codice penale “poiché, al fine di procurare a è o ad altro, un profitto acquista riceve od occulta beni culturali provenienti da un qualsiasi delitto, nello specifico due anfore di epoca romana custodite nella propria abitazione». A Racinelli è stato nominato un avvocato d’ufficio, che dovrà assisterlo nell’udienza preliminare, al Tribunale di Teramo in data da fissare.

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