Per i furti in ospedale all'Aquila ai danni di ignari anziani ricoverati nei reparti di Geriatria e Covid, la Procura tira dritto nei confronti dell’ infermiera ritenuta responsabile. Il sostituto procuratore, Fabio Picuti, ha chiesto il processo a carico di A.P. di 40 anni dell’Aquila, infermiera prima nel reparto di Geriatria a Lungodegenza, poi in quello Covid: è accusata di essersi approfittata del periodo pandemico (e dunque dell’assenza di famigliari dei ricoverati) e più in generale della minorità fisica degli anziani ospiti della struttura sanitaria, per mettere a segno sei furti di oggetti in oro (tra anelli, fedi nuziali, collane) di proprietà dei pazienti, che in un caso avrebbe portato addirittura alla morte di Lidia C., colta da stress e forte dispiacere, quando con l’aiuto del figlio che ha poi fatto scattare l’arresto, si è accorta di essere stata derubata di una collana che le era stata regalata dall’adorato marito, deceduto.
All’indagata, assistita dall’avvocato Francesco Valentini, è stata contestata anche la ricettazione avendo in due circostanze portato la merce depredata ai negozi Compro Oro presenti in città per essere venduta.