Tra rovi e vegetazione nella frazione di Pianola avevano realizzato un piccolo bivacco dove trovare un po’ di riparo nelle ore più fredde della giornata, ma anche un luogo dove spacciare cocaina ed hashish. Alla vista dei carabinieri tre giovani su quattro erano stati arrestati in flagranza di reato nel corso di un blitz a metà del febbraio scorso.
La vicenda giudiziaria per loro si è conclusa recentemente con il rito del patteggiamento. Si tratta di Abdellatif El Adi, Yaessine El Jarmouni ed infine Kamal Ouannane, tutti di nazionalità marocchina di 29, 28 e 25 anni, senza fissa dimora, assistiti dall’avvocato Donatella Tiberio del Foro dell’Aquila. I primi due, perché incensurati, sono stati condannati alla pena di 2 anni di reclusione, pena sospesa e non menzione. Il terzo invece, recidivo, è stato condannato alla pena di 3 anni di reclusione oltre alla misura del divieto di dimora in Abruzzo. Tutti e tre sono stati nel frattempo scarcerati.
Quando senza non poca difficoltà gli investigatori si erano avventurati tra rovi e vegetazione in un luogo isolato della frazione di Pianola, i quattro ragazzi che nel frattempo avevano acceso una carbonella per riparasi dal freddo e sistemato delle coperte, si erano dati alla fuga precipitosa per sfuggire alla cattura.
E anche ai consumatori (ne sono stati individuati otto, fino a questo momento) i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile dell’Aquila e i colleghi carabinieri-Forestali della stazione di Barisciano hanno elevato le violazioni amministrative, ovvero le relative segnalazioni alla Prefettura, per l’inserimento degli stessi in percorsi di disintossicazione dedicati. La lotta allo spaccio di droga prosegue in città senza conoscere sosta alcuna, con controlli mirati e operazioni complesse che mirano a scongiurare lo smercio ma anche a ricostruire le catene di fornitura delle sostanze.