Giulianova, immigrato aggredito e rapinato alla stazione da una gang di tre abruzzesi: era lì per cercare lavoro

Mentre aspettava il pullman per tornare a Mosciano, l'uomo è stato colpito con calci e pugni da due uomini e una donna, che gli hanno sottratto lo zaino prima di dileguarsi

L’immigrato picchiato e rapinato era in cerca di lavoro: nello zaino nemmeno un euro
di Francesco Marcozzo
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Domenica 21 Aprile 2024, 07:00

Lo hanno rapinato pensando che avesse dei soldi. Ma, quando gli agenti della Polfer hanno recuperato lo zaino che in tre gli avevano trafugato all’interno non hanno trovato soldi e, del resto, non avevano avuto modo di spenderli in quanto impegnati in un’altra azione malavitosa, passando dalla rapina al furto dopo aver rubato degli abiti da una lavanderia a gettoni. L’extracomunitario, trentenne, di origini senegalesi, è ospite de Cas, il Centro assistenza stranieri che è stato allestito in Contrada Colle Cacio di Mosciano presso la Fattoria Cerreto. Lì ci sono, regolarmente assistiti e con permesso di soggiorno, giovani stranieri che sono un cerca di occupazione. Qualcuno il lavoro lo trova ma molti altri no anche perché, se è vero che negli alberghi e nei ristoranti sul mare cercano e non sempre trovano camerieri, loro hanno difficoltà con la lingua per servire i clienti. Ma lui era a Giulianova proprio per cercare un lavoro ed era sul piazzale della stazione in attesa di prendere il pullman che lo riportasse a Mosciano.

Immigrato aggredito e rapinato da una gang di tre abruzzesi: un arresto

LE BOTTE

Due uomini e una donna si sono avvicinati a lui e gli hanno strappato a forza lo zaino dopo averlo colpito con calci e pugni e si sono subito dileguati.

Il poveretto si è poi recato nella vicina sede della Polizia ferroviaria, e, dopo aver raccontato l’accaduto, è stato trasportato al Pronto soccorso per essere curato a causa delle ferite riportate e dimesso con una prognosi di dieci giorni. Poi il terzetto è stato individuato, dopo un furto commesso in una lavanderia a gettoni, ed uno di loro, nel corso dell’interrogatorio, ha estratto un paio di forbici con le quali ha minacciato gli agenti, per cui è stato arrestato (si tratta di C.F. di trent’anni, residente a Giulianova) mentre i suoi complici, tutti con precedenti, se la sono cavata con una denuncia a piede libero dovendo rispondere solo di rapina e furto. Ma, attenzione, perché la situazione nel piazzale della stazione ed anche all’interno della stessa sta sempre più difficile e pericolosa.

IL PRECEDENTE

Infatti la cronaca racconta un episodio quasi analogo, avvenuto il 23 gennaio di quest’anno. Squadra Mobile e Polfer, nell'ambito di un'attività di indagine, eseguì un'ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un cittadino italiano di 42 anni e di una cittadina ceca di 29 anni, noti alle Forze di Polizia, accusati del reato di rapina aggravata. L’indagine permise di arrivare al provvedimento a carico dei due soggetti che, alla stazione ferroviaria aggredirono e rapinarono un ragazzo pakistano di 18 anni. In particolare, la ragazza aveva cercato di adescare il pakistano provando ad appartarsi con lui, quando comparve il complice ed entrambi colpirono ripetutamente il giovane con calci e pugni, mettendole anche le mani al collo, facendolo cadere a terra e strappandogli di dosso la maglietta, una somma di denaro in contanti (circa cinquanta euro) e uno zaino, contenente effetti personali, zaino poi abbandonato poco dopo in una zona limitrofa alla stazione.

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