Violenza sessuale in albergo: capo animatore condannato a 4 anni in appello

La collaboratrice dell'hotel di Pescasseroli ha testimoniato in aula: "Abusata tutta la notte"

Violenza sessuale in albergo: capo animatore condannato a 4 anni in appello
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Giovedì 25 Gennaio 2024, 11:04

Quattro anni di reclusione, diecimila euro di provvisionale, risarcimento da liquidare in sede civile e pagamento delle spese processuali. È questa la pena inflitta dalla Corte d’appello dell’Aquila per un 32enne capo animatore turistico accusato di aver violentato una sua collaboratrice in un albergo di Pescasseroli, in provincia dell'Aquila.


Il giovane, dopo dieci mesi di arresti domiciliari, era stato assolto nel luglio 2020 dal collegio del Tribunale di Sulmona. La Procura aveva impugnato la sentenza e i giudici aquilani hanno riaperto il caso, ordinando di ripetere l’escussione di tutti i testimoni. Ieri, davanti alla Corte, è stata sentita la vittima che ha confermato le accuse. «Ho subito violenza per tutta la notte», ha detto la giovane, assistita in giudizio dall’avvocato Alessandro Scelli che aveva chiesto la riforma della sentenza di primo grado con la condanna dell’imputato. Per l’episodio, che risale al 28 agosto 2019, la Corte ha condannato l’imputato a quattro anni di reclusione, a fronte di una richiesta di sette anni avanzata dalla pubblica accusa. All’epoca dei fatti l’indagine era stata curata dall’attuale procuratore capo di Pescara, Giuseppe Bellelli.
 

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