Prete si schianta in auto, don Daniel positivo al test della cocaina, la diocesi: «Gli siamo vicini»

Sulmona: il religioso è stato denunciato per guida sotto l'effetto di stupefacenti. Ritirata la patente

Con l'auto si schianta contro il guardrail: sacerdote trovato positivo alla cocaina
di Patrizio Iavarone
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Martedì 12 Marzo 2024, 13:53 - Ultimo aggiornamento: 13 Marzo, 00:33

Negli ambienti della Curia l’imbarazzo è palpabile: il vescovo di Sulmona-Valva, Michele Fusco, preferisce per il momento evitare qualsiasi commento e ieri ha riunito il Collegio dei consultori, composto dai sei-dodici membri del Consiglio presbiteriale, per decidere le misure da adottare. Lui, il protagonista, don Daniel Arturo Cardenas, cinquanta anni di origine colombiana e parroco di Rivisondoli e della Badia di Sulmona, non risponde ai messaggi e il telefono è affidato alla segreteria telefonica.

E’ che questa volta l’ha fatta da davvero grossa: domenica notte, mentre tornava a Rivisondoli da una cena fatta con un collega a Pratola, si è andato a schiantare con la sua Toyota contro il guardrail della quattro corsie di Sulmona, nei pressi di Santa Brigida.

Un incidente serio, dal quale l’auto è uscita semidistrutta e lui con una ferita alla testa, curata con qualche punto di sutura all’ospedale di Sulmona: nulla di particolarmente grave per fortuna. La sorpresa, però, è arrivata dopo, quando cioè dalle analisi del sangue eseguite come da prassi, è emerso che il sacerdote aveva assunto cocaina. Non qualche traccia, ma un carico superiore alle mille unità, oltre il triplo cioè del cosiddetto “cut-off”, il valore, pari a 300, cioè, sotto il quale il test è considerato negativo. Quanto basta perché la polizia stradale, intervenuta sul posto su segnalazione dello stesso prete, gli ritirasse la patente e procedesse alla sua denuncia alla Procura di Sulmona per guida sotto effetto di sostanze stupefacenti. Probabilmente, insomma, dovrà affrontare un processo o quanto meno una messa alla prova che, in questo caso, difficilmente potrà essere l’impiego in attività di volontariato, visto che quelle, in un certo senso, dovrebbe farle per “lavoro”.

La notizia ha destato sconcerto nelle comunità amministrate dal sacerdote e anche in quella di Pescocostanzo dove don Daniel era in servizio fino a pochi mesi fa. Dalla Curia solo un messaggio laconico, affidato all’ufficio comunicazioni sociali diocesano: «Il vescovo e i sacerdoti della Diocesi di Sulmona-Valva, dispiaciuti per l’incidente accaduto a don Daniel- si legge-, gli sono vicini, lo accompagnano con la preghiera in questo momento particolare, esprimono vicinanza alla comunità parrocchiale e seguono con attenzione la situazione». Di “momenti particolari”, almeno alla guida, in realtà don Daniel ne aveva già avuti: mesi fa fu protagonista di un incidente simile in Alto Sangro e in quell’occasione lasciò l’auto sul posto, perché, sostenne, doveva dire messa.

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