Sarebbe un suicidio quello avvenuto ieri sera, al poligono di tiro di Teramo dove un appassionato si è tolto la vita usando proprio una pistola in uso al poligono. Un gesto che potrebbe essere stato a lungo premeditato, anche se nessuno tra i familiari sospettava intenzioni suicide. Un solo colpo alla testa sparato in un attimo di distrazione dell’istruttore. E’ così che si è tolto la vita R. B., 58 anni, di Bellante.
Da parte sua non c’è stata nessuna esitazione, se non quella di controllare che l’istruttore alla sua sinistra, il presidente della Team, Luca Ranalli, che in quel momento si era accucciato per raccogliere un bossolo, fosse ancora lì, abbassato. Dopodiché ha sparato. L’intera scena è stata ripresa dalle telecamere di sorveglianza del poligono, le cui immagini sono state immediatamente viste dagli investigatori. Sul posto sono subito intervenuti gli uomini della Polizia scientifica e della Squadra mobile, insieme al personale del 118 che però non ha potuto far nulla per il 58enne se non la constatazione del decesso.
Subito sentiti i testimoni, tra i quali anche il responsabile del poligono, Armando Scalzone, presente al momento del fatto, avvenuto intorno alle 18.40. Tutti hanno confermato che R.B. era un appassionato del tiro a segno, con una buona dimestichezza nell’uso delle armi, tanto che da anni frequentava abitualmente il poligono.