Dati Istat: sommerso e illegale in calo, ma valgono ancora 208 miliardi

Dati Istat: sommerso e illegale in calo, ma valgono ancora 208 miliardi
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Mercoledì 11 Ottobre 2017, 10:39 - Ultimo aggiornamento: 30 Novembre, 12:30
L'economia sommersa e le attività illegali in Italia valgono 208 miliardi di euro, il 12,6% del Pil. È la stima dell'Istat per il 2015, e mostra una «brusca diminuzione» dell'incidenza della cosiddetta «economia non osservata» sul Pil. Dopo aver registrato una tendenza all'aumento nel triennio 2012-2014, sommerso economico e attività illegali sono scesi infatti di 0,5 punti percentuali rispetto all'anno precedente, quando valevano il 13,1% del prodotto interno lordo e sfioravano 213 miliardi. Nel 2015 i lavoratori irregolari erano 3 milioni 724 mila, in prevalenza dipendenti (2 milioni 651 mila), in aumento sull'anno precedente (rispettivamente +57 mila e +56 mila unità). Il tasso di irregolarità, ovvero l'incidenza delle unità di lavoro non regolari sul totale, è pari al 15,9% (+0,2 punti percentuali rispetto al 2014). Il tasso di irregolarità dell'occupazione - osserva l'Istituto - è particolarmente elevato nel settore dei Servizi alle persone (47,6% nel 2015, 0,2 punti percentuali in più del 2014) ma risulta molto significativo anche nei settori dell'Agricoltura (17,9%), delle Costruzioni (16,9%) e del Commercio, trasporti, alloggio e ristorazione (16,7%).
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